(ANSA) - ROMA, 4 APR - La Commissione europea avverte
l'Italia sull'operazione tra Alitalia ed Etihad. Proprio mentre
a Roma cresce l'attesa per la lettera d'intenti da Abu Dhabi,
che dovrebbe arrivare tra domenica e lunedì, Bruxelles scrive al
Governo italiano per chiedere di essere "vigili"
sull'operazione. Ma Etihad finisce nel mirino dell'Europa anche
per l'investimento in Air Berlin: la Commissione infatti vuole
vederci chiaro e ha aperto delle indagini su questo e altri
investimenti di compagnie aeree di Paesi non Ue nelle linee
europee.
All'indomani dell'annuncio della conclusione della due
diligence di Etihad sui conti dell'ex compagnia di bandiera, e
mentre è ormai imminente (Micciché di Intesa aveva indicato
l'arrivo già per oggi) la formalizzazione della lettera
d'intenti per passare alla 'fase due' della trattativa, la
Commissione Ue ha ha scritto alle autorità italiane per chiedere
di essere "vigili" sui negoziati, con l'obiettivo di
salvaguardare le regole Ue su proprietà e controllo delle
compagnie europee, negli investimenti che coinvolgono vettori di
Paesi terzi.
Ma l'attenzione dell'Europa sulla compagnia degli Emirati non
è limitata all'operazione con Alitalia. La direzione generale
Tasporti della Commissione Ue ha infatti aperto un'indagine
sull'investimento di Etihad nella tedesca Air Berlin (di cui Abu
Dhabi possiede il 29,2%), insieme ad altre indagini su
investimenti di compagnie aeree di Paesi non Ue nelle linee
europee (gli altri dossier all'esame sono l'operazione di Delta
in Virgin Atlantic, della cinese HNCA nella lussemburghese
Cargolux e della Korean Air nella Czech Airlines): Bruxelles ha
chiesto dettagli agli Stati membri sul rispetto delle regole Ue
su controllo e proprietà.
Secondo la normativa Ue, una delle condizioni per ottenere e
mantenere una licenza operativa nell'Ue è che lo Stato membro, o
cittadini dello Stato membro, siano in possesso di oltre il 50%
della compagnia aerea e che la controllino effettivamente. Una
licenza Ue offre infatti accesso al mercato dell'aviazione
intra-comunitario.
Per quanto riguarda Etihad, secondo le indiscrezioni
circolate fino ad ora, l'investimento in Alitalia dovrebbe
essere di circa 250-300 milioni per una quota fino al 49% del
capitale della compagnia italiana. Qualche dettaglio in più
potrebbe arrivare con la lettera di intenti che fisserà le
condizioni di Etihad per l'investimento, consentendo di passare
alla fase negoziale con la messa a punto del Piano industriale
congiunto. Una delle richieste principali della compagnia degli
Emirati sarebbe la ristrutturazione del debito. Un'altra
condizione riguarda i risparmi sul costo del lavoro: pare che
Etihad punti a convertire la cassa integrazione a rotazione
(decisa con l'accordo del 14 febbraio scorso per gestire 1.900
esuberi) in cig a zero ore: bisognerà vedere cosa diranno i
sindacati, che nella trattativa sugli esuberi proprio sulla cig
a zero ore hanno costretto la compagnia a fare marcia indietro
hanno costretto l'azienda a fare marcia indietro. L'alleanza con
Etihad dovrebbe 'ridisegnare' le rotte di Alitalia con una
diminuzione del medio raggio e un incremento
dell'intercontinentale. E' possibile inoltre che venga avviata
una integrazione commerciale con Air Berlin.(ANSA).