(ANSA) - MILANO, 2 APR - La decisione della Commissione
Europea ''conferma che non c'è stato un coinvolgimento diretto
di Pirelli 'nel presunto cartello. L'unico legame tra Pirelli e
la contestata violazione antitrust è riconducibile al principio
della cosiddetta 'parental liability', in quanto, durante parte
del periodo del presunto cartello, il capitale di Prysmian era
detenuto da Pirelli'' precisa in una nota il gruppo guidato da
Marco Tronchetti Provera.
Pirelli, in particolare, ''sulla base di accurate analisi
giuridiche e di pareri legali esterni, ritiene che non le sia
applicabile il principio della 'parental liability' e che, non
essendo coinvolta nelle presunte irregolarità della sua ex
controllata, la piena responsabilità finale dell'eventuale
violazione (e del pagamento della relativa sanzione) debba
essere esclusivamente a carico della società direttamente
coinvolta nella presunta violazione''.
Nel 2009, ricostruisce la nota, la Commissione europea ha
avviato un'indagine su un presunto cartello tra i produttori di
cavi sotterranei e sottomarini per il trasporto energia.
L'indagine ha coinvolto i principali operatori del settore a
livello internazionale, tra cui Prysmian Cavi e Sistemi e le
società controllanti che, nel caso di Prysmian, includono
Pirelli, che ha detenuto il capitale della società di cavi dal
1999 al 2005, nonchè Goldman Sachs cui Pirelli ha venduto il
business dei cavi nel 2005. (ANSA).