(ANSA) - MILANO, 2 APR - Claudio Sposito chiama Francesco
Trapani, una vita passata in Bulgari (è il figlio di Lia
Bulgari) e poi in Lvmh, per occuparsi all'interno di Clessidra
delle eccellenze del 'Made in Italy', un settore strategico per
il fondo che ha già investito nei gioielli di Buccellati e ora
ha in corso la trattativa in esclusiva con la famiglia
Menniti-Montefusco per Harmont & Blaine. E il manager oltre che
'operating partner' e vice presidente esecutivo, investe nel
fondo diventandone azionista.
Quando a gennaio la maison francese aveva annunciato l'addio
di Trapani alla divisione Orologi e Gioielli di Lvmh di cui era
presidente si erano scatenati i rumors. Classe 1957 ha iniziato
la sua carriera nel gruppo Bulgari nel 1981 dove ha inizialmente
affiancato gli zii. Dal 1984, in qualità di amministratore
delegato ha trasformato nell'arco di trent'anni, una piccola
azienda di alta gioielleria con un fatturato di circa 25 milioni
di euro, 5 negozi al pubblico e 80 dipendenti, in uno dei
maggiori attori globali nel mercato del lusso, con un
portafoglio di prodotti che va dai gioielli agli orologi, agli
accessori, ai profumi e agli hotel, un fatturato di oltre 1
miliardo di euro, 4.000 dipendenti e 300 negozi diretti nel
mondo. Nel 1995 Trapani ha curato la quotazione di Bulgari alla
Borsa di Milano e al SEAQ International di Londra, con una
capitalizzazione iniziale di circa 300 milioni di euro. Nel 2011
ha infine firmato l'accordo di integrazione con il gruppo LVMH:
al momento dell'operazione l'azienda è stata valutata 4,3
miliardi di euro. Trapani resterà comunque advisor di Bernard
Arnault per le attività di gioielleria del gruppo francese e nel
board di LVMH.(ANSA).