(di Marcella Merlo)
(ANSA) - MILANO, 1 APR - Seat Pagine Gialle archivia il 2013
ancora in rosso e nell'incertezza sulla continuità aziendale che
solo il concordato preventivo permetterà, per fine anno, di
superare. Poi il nuovo piano dovrebbe consentire di tornare
all'utile nel 2018.
Il gruppo degli elenchi telefonici, dopo l'appuntamento
assembleare di un mese fa, servito tra l'altro ad approvare una
maxi-azione di responsabilità contro i precedenti
amministratori, chiude in perdita, a livello di gruppo, di 347,6
milioni (da un rosso di 1.058,5 milioni nell'esercizio 2012
rideterminato). I ricavi sono in calo del 23,6% a 503,3 milioni
mentre l'Ebitda scende del 60,9% a 89,5 milioni. Si dimezza così
il flusso di cassa operativo a 124,2 milioni (da 262,2 milioni
nel 2012) e l'indebitamento finanziario netto aumenta da 1.327 a
1.459 milioni.
La società intravvede qualche segnale positivo in avvio 2014:
nei primi tre mesi gli ordini della clientela sono stati in
linea con quelli dell'analogo periodo del 2013 e ''leggermente
superiori alle previsioni del piano'', sottolinea una nota.
Col piano 2014-2018, annunciato nelle linee guida a novembre e
oggi declinato nei numeri, l'azienda delle pagine gialle punta
ad arrestare il declino entro il 2015, mantenendo un Ebitda
sempre positivo anche grazie a un taglio di costi per
complessivi 210 milioni. L'utile - se le previsioni saranno
rispettate - si vedrà nel 2018 e sarà pari a 14,3 milioni con
ricavi per 549 milioni per la Spa e di 19,2 milioni con ricavi
per 925 milioni a livello consolidato.
La strada tuttavia è ancora lunga. La capogruppo ha registrato
una perdita nel 2013 di 30.416 euro e un patrimonio netto
negativo per 11.827 euro e solo la domanda di cordato
preventivo, presentata lo scorso luglio, evita di dover
abbattere il capitale e di ricostituirlo.
Il board approva i conti, che saranno portati in assemblea il
9 maggio, ma constata il perdurare di ''significative incertezze
circa la possibilità per la società di continuare ad operare al
prevedibile futuro''. Tutto è appeso al concordato. Il prossimo
passaggio è fissato per il 15 luglio quando l'adunanza dei
creditori dovrà decidere se approvare la proposta. In caso di
via libera seguirà l'omologa da parte del Tribunale e dopo
quattro mesi l'azienda potrà avviare le iniziative legate alla
procedura: la fusione con Seat Pg Italia e l'aumento di capitale
per distribuire le azioni ai creditori e pagare i debiti
commerciali. Solo tra la fine dell'anno e l'inizio del 2015 si
capirà se la sopravvivenza è garantita. (ANSA).