(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Un pezzo della storia delle tlc a
Milano, il palazzo alle spalle di piazza Cordusio già sede della
Stipel, la società dei telefoni negli anni ''20, poi della Sip e
ancora oggi di Telecom Italia, è stato ceduto, per 75 milioni di
euro al Fondo Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed
Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi
Professionisti) in nome della 'flessibilità finanziaria', come
preannunciato a novembre dall'ad Marco Patuano, in occasione
della presentazione del piano 2014-2016.
Patuano ha indicato un portafoglio da 1 miliardo di euro ma
ha anche precisato che bisogna soprattutto riorganizzarli,
quello che avanza è poi disponibile alla vendita. L'immobile di
via Negri, dove si trova la sede che si affaccia anche su Piazza
Affari resterà la sede milanese della società con un contratto
di locazione pluriennale per l'uso dell'immobile, stipulato
contestualmente al rogito. Si tratta di 6 piani fuori
terra ed un piano interrato, per una superficie commerciale
lorda di circa 11.600 mq. L'edificio è stato interamente
ristrutturato nel 2007 ed ospita in prevalenza uffici, oltre ad
una centralina telefonica ai piani terra ed interrato.
In attesa dell'assemblea del 16 aprile Vito Gamberale,
candidato nella lista del socio di minoranza Findim per la
presidenza di Telecom e Giuseppe Recchi, il candidato del socio
di maggioranza Telco, si smarcano. ''Dobbiamo sempre dare alle
cose la dimensione giusta; qui c'è stata una distorta
attenzione'' dice il presidente di F2i evitando di commentare la
sfida. Anche il presidente di Eni Giuseppe Recchi non risponde a
domande su un suo possibile passaggio al vertice di Telecom ma a
chi gli chiedeva poi se cambierà colore di maglia il manager ha
replicato ''i calciatori sono abituati a cambiare colore e
bisogna andare sempre nella squadra che ha bisogno''.
"Credo sia comunque un passo avanti nella governance" ha
invece commentato Marco De Benedetti, la voce del fondo
americano Carlyle in Europa. "In Italia - aggiunge - ci si
concentra sui manager e ci si dimentica del problema degli
azionisti" ma quelli ''recenti di Telecom sono stati un peso
micidiale, se c'è la possibilità di sganciarsi dal peso negativo
dei soci è solo un fatto positivo" interviene a poche settimane
dal rinnovo del cda.
Sull'altro tema 'ever-green', quello della Rete ''la
riflessione è sempre aperta" ha detto l'amministratore delegato
di Cdp, Giovanni Gorno Tempini. A margine di un convegno Aifi,
non ha voluto commentare l'esistenza di un progetto ma, in
generale, ha sottolineato come "tutte le strade per investimenti
nelle reti di nuova generazione sono per noi benvenute".
(ANSA).