(di Alfonso Neri)
(ANSA) - MILANO, 31 MAR - Alla fine la bomba è scoppiata e
rischia di coinvolgere i collegamenti per Expo, in particolare
la cosiddetta 'variante': dopo un lungo braccio di ferro il Cda
della Pedemontana, l'autostrada in costruzione a Nord di Milano
che nei lavori sta occupando 3.300 persone, ha deciso di
sospendere i cantieri. Lo ha deliberato il Cda e lo stop
scatterà dal 9 aprile: in poco più di una settimana lo spazio di
una mediazione e di provvedimenti concreti è molto stretto. Alla
fine i lavori si faranno, ma i tempi rischiano di dilatarsi e lo
scontro - anche tra società controllata e soci - è aperto.
Mancano soprattutto 400 milioni di un 'finanziamento project'
che il ''pool di banche'' si sarebbe ''rifiutato di eseguire,
finalizzato alla realizzazione della variante Expo'', afferma
Pedemontana, secondo la quale ''allo stato, nonostante le
promesse più volte espresse dal Governo, il Piano economico
finanziario (che comprende anche forti defiscalizzazioni, Ndr.)
non è ancora stato approvato dal Cipe''. ''E a oggi non è stata
ancora assicurata la provvista finanziaria di circa 170 milioni,
necessaria, unitamente all'incremento del contributo pubblico
dal 35% all'80%'' su alcune tratte ''per ultimare la variante
Expo entro il 30 aprile 2015''.
Pedemontana è controllata al 73% da Milano Serravalle
(maggioranza ancora in mano alla Provincia di Milano, che
ultimamente ha provato più collocamenti sul mercato senza
successo, Ndr.), al 15% da Equiter (gruppo Intesa SanPaolo), al
4,4% direttamente da Intesa e al 3,7% da Ubi banca. Per evitare
il blocco dei cantieri sarebbero necessari ''la proroga del
finanziamento ponte di 200 milioni al 30 giugno con conseguente
erogazione dei contributi pubblici già deliberati e di quelli
che verranno a maturazione entro tale data e il finanziamento
soci di 38 milioni necessario per coprire le esigenze
finanziarie fino al 30 giugno''.
Insomma, non ci sono più soldi: qualcuno deve mettere mano al
portafogli, altri devono far arrivare le delibere necessarie,
bloccate da mesi. Così Pedemontana ''invita il governo e le
autorità regionali, nonché i soci Banca Intesa Sanpaolo e
Ubibanca, unitamente a Milano Serravalle a fare tutto quanto in
loro potere per garantire la copertura di 170 milioni necessari
per mantenere il posto di lavoro a tante famiglie e il
completamento delle opere''. Expo è 'vittima' di questa
situazione e può solo sperare che la situazioni si sblocchi.
(ANSA).