(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Bollette in calo nel trimestre che
parte il primo aprile. La boccata d'ossigeno per le famiglie
italiane arriva dall'Autorità per l'energia, che ha stabilito
una riduzione dell'1,1% per l'elettricità e del 3,8% per il gas,
per un risparmio totale di 52 euro a famiglia su base annua.
Soddisfatto il ministro dello Sviluppo economico, Federica
Guidi, che lavora al taglio del 10% della bolletta elettrica per
le pmi: taglio che, ha osservato il presidente dell'Autorità
Guido Bortoni, il governo non intende scaricare sulle spalle
delle famiglie.
Nel dettaglio, quindi, per l'elettricità si pagheranno 18,975
centesimi per kilowattora, 0,214 centesimi in meno rispetto al
trimestre in corso. La spesa media annua scende quindi a circa
512 euro (6 in meno su base annua): il grosso (circa il 50%
della bolletta) è ovviamente da addebitare alla materia prima,
cioè ai costi di approvvigionamento dell'energia e
commercializzazione al dettaglio. Ma oltre un quinto della
spesa, 110 euro pari al 21%, se ne andrà negli ormai famigerati
oneri generali di sistema, in cui la parte del leone la fanno le
rinnovabili: questa voce sale anche nel prossimo trimestre
(+0,5%) e in un anno ha visto un aumento dell'11%.
Meglio vanno le cose sul fronte del gas: da martedì la
tariffa scenderà a 83,01 centesimi al metro cubo e la spesa
annua scenderà quindi a 1.162 euro (46 in meno). Si tratta del
frutto della riforma varata dall'Autorità, tutta centrata sui
prezzi spot, che ha consentito un calo di circa 140 euro negli
ultimi 12 mesi. Il taglio avrebbe potuto essere ancora più
sostanzioso, ma è stato in parte limitato dalla cosiddetta
assicurazione per la stabilità dei prezzi (+1,6%), introdotta
dall'Autorità per incentivare la rinegoziazione dei contratti a
lungo termine, riducendo allo stesso tempo i rischi di
volatilità delle bollette. L'Autorità ha infatti scelto di
varare l'aumento in questo periodo di calo congiunturale dei
prezzi piuttosto che in inverno, quando il mercato spot potrebbe
evidenziare quotazioni ovviamente più alte.
"Soddisfazione" per le variazioni è stata espressa dal
ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, secondo cui
si tratta di "dati significativi che vanno nella giusta
direzione di alleviare i bilanci delle famiglie e di
ridurre il gap competitivo che grava in particolare sulla
piccola e media industria italiana". Certo, ha aggiunto, la
"lievitazione" degli oneri di sistema è "costante". Proprio su
questa voce il ministero intende lavorare per tagliare le
bollette delle pmi del 10%, ma non lo farà scaricandone il peso
sulle famiglie: "Mi sembra che quello che ha proposto il governo
non sia uno spostamento di oneri tra industria e famiglie, ma
una loro riduzione", ha infatti osservato il presidente
dell'Autorità, Guido Bortoni.(ANSA).