(ANSA) - ROMA, 26 MAR - "Scaricare' per un anno, fino ad un
tetto massimo, non solo un 20% delle riparazioni domestiche ma
anche di ristorazione ed un 10% per il caffe' del bar e per il
piccolo artigianato, oggi in crisi, potrebbero rappresentare
delle misure sperimentali non solo anti-evasione ma, in alcuni
casi, di basilare monitoraggio ed anche di incentivo ai
consumi".
E' quanto propone Nunzio Bevilacqua, giurista esperto
economico, ospite di Elsa di Gati a MimandaRaiTre, in merito
all'applicazione del 'contrasto di interesse' in tema fiscale.
"Sarebbe opportuno tentare con delle selettive applicazioni
'pilota', con aliquote ridotte e soglie di sbarramento annuali,
con cui si provi anche a censire il reale numero di operazioni
commerciali, in alcuni casi solo presunte" afferma. "C'è una
strana preconcetta bipartizione, che porta a far rimanere le
cose come stanno, tra chi avalla una generalizzata e non
concretizzabile applicazione del principio del contrasto di
interessi e chi, al contrario, lo liquida troppo
sbrigativamente, ritenendolo sostanzialmente sempre non
conveniente per le Casse dello Stato e fonte di ulteriori abusi
da parte del contribuente".