(ANSA) - ROMA, 26 MAR - La crisi "è particolarmente grave per
le piccole superfici, le cui vendite registrano variazioni
tendenziali negative da maggio 2012, per 21 mesi consecutivi",
osserva Confesercenti, aggiungendo che "la crisi dei consumi,
unita all'eccesso di liberalizzazioni sugli orari e sui giorni
di apertura, sta cancellando le PMI della distribuzione
commerciale, desertificando le vie delle nostre città".
In Italia, secondo Confesercenti, rimangono attive solo
95.105 imprese del dettaglio alimentare, pari a 1,59 ogni 1000
abitanti. E in molti comuni capoluogo di provincia come Trento,
Modena e Reggio Emilia, è rimasto ormai meno di un negozio
alimentare ogni 1.000 abitanti. "Il servizio di vicinato,
garanzia per le fasce di popolazione più deboli e per la
sicurezza del territorio - aggiunge -, è sempre più a rischio".
(ANSA).