(di Alfonso Neri)
(ANSA) - MILANO, 26 MAR - Uno strumento musicale può valere
oltre 30 milioni di euro, e probabilmente molto di più una volta
conclusa l'asta? Sì, se si tratta di una viola di Stradivari,
che Sotheby's e Ingles & Hayday metteranno in vendita in giugno
a New York con offerte a buste chiuse che partono da una base
d'asta di 45 milioni di dollari.
Quello della viola Macdonald, dal nome di un barone tra i
primi acquirenti del pregiatissimo 'legno', è di gran lunga il
record assoluto per uno strumento musicale: il precedente
primato era del violino Lady Blunt, sempre del liutaio
cremonese, venduto nel 2011 per 15,9 milioni di dollari. Un
prezzo determinato anche dal fatto che nel mondo sono rimaste
solo 10 viole Stradivari, a fronte di 600 violini e 50
violoncelli prodotti nel laboratorio di Stradivari. E solo due
vengono dal cosiddetto 'periodo d'oro': questa è del 1719.
''Questa viola rappresenta l'acme della sapienza umana nella
creazione di strumenti musicali, ed è ottimamente conservata: è
come se una viola commissionata direttamente a Stradivari ti
fosse consegnata 300 anni più tardi'', commenta David Aaron
Carpenter, il violinista che suonerà lo strumento da Sotheby's a
New York. ''In ogni settore esistono capolavori che esercitano
la loro influenza oltre i confini del loro ambito. Gli strumenti
di Stradivari appartengono a una classe di capolavori artigiani
di cui la viola Macdonald rappresenta l'apice indiscusso'',
aggiunge David Redden, vice presidente di Sotheby's.
A partire dalla fine del XVIII secolo, quando la fama di
Stradivari iniziò a crescere, i collezionisti cominciarono a
ricercare quartetti d'archi (due violini, una viola e un
violoncello) prodotti da Stradivari. Oggi è praticamente
impossibile riuscire ad assemblare un quartetto simile e il
valore degli strumenti usciti dal laboratorio del liutaio
cremonese hanno assunto prezzi stratosferici.
La viola Macdonald fu acquistata per Peter Schidlof del
Quartetto Amadeus nel 1964 e proviene dalla famiglia del
musicista, scomparso nel 1987. In genere questi strumenti
vengono acquistati da un collezionista milionario o da una ricca
fondazione, che a volte li affidano a un fortunato esecutore per
tutta la carriera. Nel caso accadesse, l'altra domanda è: anche
se si tratta di beni ampiamente assicurati, chi se la sente di
portare una cinquantina di milioni nella custodia? (ANSA).