(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Per quanto riguarda le attività
tradizionali, il Piano prevede per i prossimi cinque anni 3,6
miliardi di investimenti per la sicurezza e l'ammodernamento
della rete elettrica, dei quali l'81% sarà destinato allo
sviluppo della rete. In particolare, circa 200 milioni saranno
destinati alla realizzazione di sistemi di accumulo: i due siti
già in via di realizzazione in Campania avranno, infatti, una
capacità di 12 MW ciascuno e a questi se ne aggiungerà un terzo
(in via di autorizzazione), a completamento dei progetti
previsti dal Piano di sviluppo, per una capacità complessiva di
circa 35 MW.
I 3,6 miliardi previsti nel Piano strategico rientrano nei
complessivi 8,1 mld del Piano di sviluppo 2014, che ha un
orizzonte di medio-lungo termine e prevede 5,6 miliardi di
investimenti nei prossimi 10 anni. Sulla rete sono stati
investiti dal 2005 ad oggi circa 8 miliardi per realizzare 2.500
km di nuove linee e 89 nuove stazioni elettriche: questo sforzo
- precisa una nota - ha già prodotto 5,4 miliardi di euro di
minori costi per cittadini e imprese, cui si aggiungeranno i 9,7
miliardi di euro di risparmi delle future opere, per un totale
di 15 miliardi di risparmi.
Per quanto riguarda le attività non tradizionali, l'impegno
previsto dal Piano industriale è di 1,3 miliardi, di cui un
potenziale di 900 milioni di euro in attività di sviluppo di
impianti rinnovabili e di infrastrutture elettriche per terzi in
Italia e all'estero, oltre all'interessamento ai Paesi del Sud
America o ad altre opportunità derivanti dal potenziamento di
reti. Oltre 400 milioni sono invece riferiti alle operazioni
recentemente annunciate (interconnessione Italia-Francia).
Il Piano consente di ridurre di 400 milioni l'incremento
dell'indebitamento finanziario rispetto al precedente piano (600
milioni contro 1 mld): la struttura del capitale rimane quindi
"solida" - prosegue la nota - e si prevede che il rapporto tra
indebitamento netto e rab si manterrà inferiore al 60% in tutti
gli anni del Piano. (ANSA).