(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Le retribuzioni spettanti ai vertici
delle società appartenenti al Gruppo Gse (Acquirente Unico e
Gme) nominati nel luglio 2012, "sono state fissate
volontariamente dai Cda subito al di sotto del compenso previsto
per il Primo Presidente della Corte di Cassazione, adeguandosi
quindi, in anticipo" alla legge 135 del 2012, che "prevedeva
l'adeguamento dei compensi a decorrere dal primo rinnovo dei
consigli di amministrazione successivo all'entrata in vigore
della legge sopra citata, cioè, per le tre Società, dal 2015".
Lo precisa una nota del Gse in relazione alle notizie diffuse in
questi giorni dalla stampa sulle retribuzioni percepite dai
manager pubblici.
"Si rende noto che i CdA della società Gestore dei Servizi
Energetici e delle controllate Acquirente Unico e Gestore dei
Mercati Energetici sono stati rinnovati nel 2012; per il GSE in
data 13 luglio e per le altre due società il 24 luglio. In tale
occasione, in coerenza con la politica di riduzione dei costi
tracciata dal Decreto Legge 95 del 6/7/2012 (sulla cosiddetta
"Spending Review"), il Ministero dell'Economia, azionista unico
del Gse, ha ritenuto opportuno ridurre da cinque a tre il numero
dei consiglieri di amministrazione delle società e, come
previsto in questi casi, per una ulteriore riduzione dei costi,
sono state accorpate in un'unica figura le cariche di
Amministratore delegato e Presidente di tutte e tre le società.
Tutti gli altri consiglieri di amministrazione - prosegue la
nota -, infine, sono stati individuati tra i Dirigenti del
Ministero dell'Economia e del Ministero dello Sviluppo Economico
che hanno l'obbligo di riversare nelle casse dello Stato i
relativi compensi". (ANSA).