(ANSA) - ROMA, 25 MAR - "Aprire e chiudere i giacimenti di
petrolio e gas non è come accendere e spegnere una luce: si
rischia di danneggiare la geologia del campo". E' l'allarme che
lancia l'a.d. di Eni, Paolo Scaroni, intervistato da Libya
Herald, dopo che ieri la produzione libica del cane a sei zampe
ha toccato il minimo degli ultimi sei mesi. Le società
straniere, ha spiegato Scaroni, chiedono sicurezza e certezza
prima di prendere in considerazione nuovi investimenti in
esplorazione e produzione. Ed Eni, dal canto suo, è disposta a
investire centinaia di milioni di dollari in progetti sociali
"finché potremo produrre petrolio e gas" in Libia.(ANSA).