(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Unione bancaria o politiche di
bilancio e riforme strutturali sottoposte all'esame dei Paesi
partner non significa "una perdita di sovranità". Lo ha detto il
presidente della Bce Mario Draghi a Parigi, spiegando che dopo
le crisi degli anni '70 e '80 "nessuno può concludere che il
ritorno a una mera giustapposizione di politiche nazionali possa
migliorare la situazione in ognuno dei nostri Paesi. Ma "i
risultati positivi" sono stati raggiunti "attuando politiche
coerenti fra i vari Stati". (ANSA).