(ANSA) - MILANO, 24 MAR - Al direttore generale Sergio
Balbinot nel 2013 Generali ha versato 3 milioni di euro, cifra
composta per 1 milione da emolumenti, e per 2 milioni da bonus
(1 milione da un piano di incentivazione a lungo termine deciso
nel 2011). Al direttore generale Paolo Vagnone sono andati 1,6
milioni. Nella relazione viene ricordato anche il compenso per 1
milione riconosciuto all'ex direttore generale Raffaele Agrusti,
oltre ai 6,1 milioni previsti per la cessazione del rapporto. Il
Cda Generali, si ricorda, ha poi deliberato il 19 febbraio di
quest'anno l'impugnazione giudiziale dell'accordo con Agrusti in
sede giuslavoristica. L'importo non è quindi stato versato e la
compagnia il 24 febbraio ha presentato ricorso alla sezione
Lavoro del Tribunale di Trieste.
Tornando alla somma versata a Greco, al momento dell'ingresso
del manager nel gruppo Generali era stato previsto un
trattamento una tantum collegato alla perdita di incentivi da
parte del precedente datore di lavoro (Zurich), sotto forma di
380.868 azioni della compagnia del Leone Alato, soggette per il
50% a un periodo di lock-up che terminerà il primo agosto 2015 e
per il restante 50% il primo agosto 2018. L'entry bonus pattuito
nel 2012 è stato poi erogato per cassa nel maggio 2013 a valle
del via libera dell'assemblea degli azionisti e l'indennizzo
corrisposto è a copertura delle conseguenze fiscali connesse
alla tempistica di assegnazione della titolarità delle azioni
rispetto a quanto contrattualmente pattuito.
Quanto agli emolumenti riconosciuti a Greco, va sottolineato
come la parte variabile legata al raggiungimento degli obiettivi
di breve e lungo termine, sia maggiore della parte fissa.
Generali ha annunciato pochi giorni fa di aver raggiunto per il
2013 i migliori risultati degli ultimi 6 anni.
Nella politica di remunerazione delle Generali, oltre alla
possibilità di erogare bonus, spunta la novità del ''malus'':
Nessun incentivo verrà erogato a un manager in caso di condotte
dolose o gravemente colpose o di significativo deterioramento
della situazione patrimoniale o finanziaria di Generali.
Qualsiasi importo erogato, poi, sarà soggetto a clawback nel
caso in cui le performance considerate si siano rivelate non
durature o effettive per effetto di condotte dolose o gravemente
colpose. Inoltre, per ciascun anno viene fissato un livello
predefinito di Solvency I ratio che, insieme a specifici
obiettivi e limiti di rischio, rappresenta una soglia di accesso
per la remunerazione variabile sia di breve che di lungo
periodo: laddove tale livello non venga raggiunto, non avrà
luogo alcuna erogazione.(ANSA).