(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Scherza il ministro Lupi e dice che
sarebbe ''contento'' se Mauro Moretti decidesse di lavorare
gratis ma poi invita l'amministratore delegato di Ferrovie ad
ammettere che ha sbagliato con le sue affermazioni sul taglio
degli stipendi dei manager pubblici e chiudere così la polemica.
''Se lo vuole fare sono molto contento, forse anche Moretti
si è accorto di aver sbagliato'', ha detto il ministro dei
Trasporti, commentando quanto avrebbe dichiarato il numero uno
di Ferrovie al Corriere della Sera, e cioè che potrebbe ''anche
lavorare gratis'', dopo aver detto di essere pronto a lasciare
l'incarico se il suo stipendio venisse decurtato per effetto
della spending review. Ferrovie, ha puntualizzato il ministro,
"non è nella lista delle aziende prioritarie'' per la Borsa,
perché ''prima della privatizzazione dobbiamo pensare
all'effettiva liberalizzazione del mercato e ne stiamo
ragionando anche a livello europeo''.
Lupi ha sottolineato che ''tante volte sbagliamo noi
politici, diciamo una stupidata, basta ammetterlo e finisce
lì'', aggiungendo: ''Non voglio dire che abbia perso un braccio
di ferro. E' un manager efficiente, ha risanato le Ferrovie,
però la sua uscita contro il taglio dello stipendio è stata
fuori luogo'', anche perché, ha evidenziato "tutti siamo
importantissimi, ma nessuno è indispensabile". A giudizio del
ministro ''è giusto che se un manager è bravo sia pagato. Ma se
il tuo datore di lavoro, lo Stato, ha l'esigenza di dare un
segnale forte perché si devono usare meglio le risorse dei
cittadini e si devono diminuire gli stipendi degli
amministratori pubblici, credo che stiamo parlando di una
esigenza giusta''. E comunque, si chiede, ''60 mila euro al mese
vi paiono poco?''.
E proprio oggi la stampa tedesca riporta che l'a,d. di
Deutsche Banh, citato da Moretti perché guadagnava il triplo di
lui, ha visto ridursi di un milione di euro, a 1,66 milioni, il
suo stipendio del 2013. Il compenso del numero uno delle
ferrovie tedesche è infatti di 900.000 euro fissi, più una
componente variabile che si è drasticamente ridotta a causa dei
risultati non all'altezza dell'anno precedente.
Pur non commentando direttamente le affermazioni di Moretti,
sui compensi dei manager pubblici è intervenuto anche il
ministro del Lavoro Giuliano Poletti. ''Bisogna trovare un punto
di equilibrio tra componente pubblica,componente imprenditoriale
e il trattamento economico'', ha spiegato il ministro.
Sullo stesso tema il leader della Cisl, Raffaele Bonanni,
invece sollecita il Presidente del Consiglio a parlare di meno e
fare di più. ''Renzi parli meno e agisca perché tutta questa
baraonda non fa bene, le leggi ci sono, le applichi'', ha
affermato, sottolineando che Moretti è ''un ottimo manager''.
Bonanni avverte anche il Premier che il piano Cottarelli
rischia di provocare ancora ''tagli lineari'', mentre occorre
tagliare sugli ''enti locali e sulle partecipate e
controllate''. Bisogna tagliare sulle ''regioni che
non devono più assomigliare a degli Stati'' e che possono
''essere accorpate'' così come ''alcuni Comuni'', spiega il
segretario generale della Cisl, concludendo che ''tutto questo
Renzi lo conosce bene perché è stato un sindaco''.(ANSA).