(ANSA) - ROMA, 24 MAR - La telefonia fissa crolla e gli
investimenti in reti di nuova generazione, come ha di recente
evidenziato il rapporto Caio, latitano. La fotografia che
l'Agcom scatta ogni trimestre conferma una tendenza in atto,
consegnando sostanzialmente alla sola telefonia mobile la palma
di settore in evoluzione, soprattutto grazie alle chat, che
spingono i 'vecchi' Sms verso la soffitta: anche se ormai, da un
punto di vista dell'acquisizione di nuovi clienti, gli operatori
sono al palo e riescono solo a rubarseli gli uni con gli altri
scatenando così la ben nota guerra dei prezzi.
Nell'aggiornamento al dicembre del 2013, il rapporto
evidenzia un vero e proprio crollo di 730mila linee fisse su
base annua, quasi il doppio rispetto a quanto osservato nei 12
mesi precedenti (-450mila circa). Pertanto, osserva l'Autorità,
"la riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche
indicato nel Rapporto Caio, a investire in reti di nuova
generazione". La quota di Telecom è scesa dell'1,5% e di questo
si è avvantaggiata soprattutto Fastweb, cresciuta dell'1%. Per
Wind, spiega l'Autorità, si osservano invece quote nella
sostanza stabili sia su base annua che trimestrale. Tiscali,
infine, mostra un leggero aumento su base annua (+0,2%). Per
quanto riguarda invece gli accessi diretti alla rete fissa, dato
che riguarda solo i nuovi entranti, l'Autorità sottolinea ancora
una volta la buona performance di Fastweb (dal 23,6 al 25,2%),
ma sopratutto il dinamismo dei servizi Wimax, che hanno
raggiunto i 290mila accessi circa, e che ormai si equivalgono a
quelli in fibra.
Il mercato delle linee telefoniche mobili, rileva ancora
l'organismo regolatore, "negli ultimi due anni, è
sostanzialmente saturo", pertanto i nuovi clienti si conquistano
solo "rubandoli" alla concorrenza, come testimoniano i 3,5
milioni di operazioni di portabilità del numero mediamente
effettuate ogni trimestre, con annessa guerra dei prezzi. Si
conferma ancora una volta, inoltre, la trasformazione che sta
subendo il modo di utilizzare il telefonino, ormai diventato
sempre più simile a un piccolo computer: prosegue infatti il
calo delle sim che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni
nel 2013) e l'aumento di quelle che effettuano traffico dati
(quasi 40 milioni), mentre gli Sms scendono a 76,7 miliardi
(-20%), a tutto vantaggio delle chat. Per quanto riguarda infine
le quote di mercato, su base annua quelle di Telecom e Vodafone
flettono entrambe dello 0,9% a favore di H3G (+0,2%) e, in
misura più consistente, di Wind (+1,7%), che raggiunge il 25%
"dimensione 'naturale' per un mercato dove sono presenti 4
imprese". Il primo operatore nel segmento residenziale è
Vodafone con il 31,4%, seguito da Telecom Italia (29,3%) e Wind
(28%). Nel segmento affari, invece, "Telecom è largamente leader
con oltre il 60%".(ANSA).