(ANSA) - MILANO, 24 MAR - Generali ha versato 3,5 milioni al
group ceo Mario Greco per il 2013. Di questi, lo stipendio è di
2,7 milioni complessivi, composti per 1,3 milioni dalla parte
fissa e per 1,4 milioni da quella variabile, assegnatagli grazie
agli obiettivi raggiunti dalla compagnia, i ''migliori risultati
degli ultimi 6 anni'' aveva spiegato il Leone annunciando i
conti del 2013.
Gli altri 800 mila euro che portano al totale di 3,5 milioni
sono stati riconosciuti a Greco a titoli di rimborso per i
maggiori oneri fiscali legati al bonus di ingresso pattuito nel
2012: oltre agli 1,3 milioni di euro all'arrivo in Generali al
manager erano state assegnate 380.868 azioni legate a un vincolo
a non vendere (lock up) per metà all'agosto del 2015 e per metà
a quello del 2018. Tra l'ingresso di Greco in Generali il primo
agosto 2012, quando concordò tale 'entry bonus', e l'assemblea
di fine aprile 2013 il titolo della compagnia è salito in Borsa
del 35% e il rispettivo controvalore delle quote assegnate al
manager è passato da 3,8 a 5,3 milioni di euro. Altre azioni
legate al piano di incentivazione di lungo termine dei manager e
ai risultati raggiunti, per un fair value di oltre 282 mila
euro, sono poi previsti per Greco per il 2013 e gli verranno
assegnate nel 2016. Al presidente Gabriele Galateri è andato 1
milione di euro.
Oltre alle remunerazioni di Generali, in giornata sono emersi
anche i compensi riconosciuti in Tod's: a Diego Della Valle sono
andati 1,84 milioni per l'incarico di presidente e
amministratore delegato del gruppo del lusso (1,57 milioni nel
2012). Il fratello Andrea Della Valle, vicepresidente e
amministratore delegato, ha ricevuto invece 1,24 milioni di
euro. La componente variabile prevista per l'esercizio non è
invece stata assegnata. Diego Della Valle incasserà dividendi
sulla quota in Tod's (56,7% del capitale) per circa 47 milioni,
mentre al fratello andranno dividendi per 725 mila euro.
Dalla relazione sulle remunerazioni di Generali è emerso poi
che al direttore generale Sergio Balbinot la compagnia ha
versato 3 milioni di emolumenti nel 2013, 2 dei quali per bonus
(1 milione da un piano di incentivazione a lungo termine deciso
nel 2011). Emerge poi che il 24 febbraio Generali ha
effettivamente presentato ricorso alla sezione Lavoro del
Tribunale di Trieste contro l'ex direttore generale Raffaele
Agrusti, dopo aver sospeso il pagamento della buonuscita di 6,1
milioni concordata con il manager accanto al compenso per 1
milione previsto per il 2013.
Nella politica di remunerazione delle Generali, oltre ai
bonus sono previsti anche dei 'malus': Nessun incentivo verrà
erogato a un manager in caso di condotte dolose o gravemente
colpose o di significativo deterioramento della situazione
patrimoniale o finanziaria di Generali, precisa la compagnia
nella documentazione sugli stipendi dei manager. Qualsiasi
importo erogato, poi, sarà soggetto a clawback nel caso in cui
le performance considerate si siano rivelate non durature o
effettive per effetto di condotte dolose o gravemente colpose.
Inoltre, per ciascun anno viene fissato un livello predefinito
dei i Solvency I ratio che, insieme a specifici obiettivi e
limiti di rischio, rappresenta una soglia di accesso per la
remunerazione variabile sia di breve che di lungo periodo:
laddove tale livello non venga raggiunto, non avrà luogo alcuna
erogazione.(ANSA).