(ANSA) - ROMA, 21 MAR - "Bene fa oggi la Corte dei Conti a
sottolineare il problema che come imprese di costruzione abbiamo
pagato caro sulla nostra pelle: pur di tenere i conti in ordine,
un ordine puramente fittizio e formale, si è fatto finta di non
avere debiti accumulati". Così il presidente dell'Ance, Paolo
Buzzetti.
"Una situazione che finalmente ora è emersa ma che rischia di
non essere risolta in tempi brevi - prosegue Buzzetti in una
nota -soprattutto per quella parte dello stock dei debiti in
conto capitale, gli investimenti per intenderci, che vengono
iscritti a bilancio solo quando sono pagati e non quando c'è
l'impegno formale dell'amministrazione a realizzare il lavoro.
Questo vuol dire che migliaia di imprese sono state fatte
fallire per non far fallire le amministrazioni".
"E bene fa il Governo a considerare i pagamenti tra le
priorità della sua azione, ma desta preoccupazione lo strumento
prescelto. Il disegno di legge invece del decreto e la soluzione
che si sta profilando con il coinvolgimento della Cassa depositi
e prestiti sembrerebbe rinviare nel tempo i pagamenti per le
opere pubbliche - conclude il presidente dei costruttori - che,
impattando sul deficit, potranno essere saldati solo attraverso
un allentamento del Patto di stabilità interno".
(ANSA).