(ANSA) - ROMA, 19 MAR - "Le imprese del Lazio, e io
personalmente, stiamo assistendo in maniera a dir poco
sbigottita a come il Comune di Roma sta affrontando la questione
Acea, forse l'unica società partecipata che non dovrebbe essere
al centro delle mire del sindaco Ignazio Marino in un momento
così delicato per la vita e le finanze della nostra Capitale".
Lo dichiara Maurizio Stirpe, presidente di Unindustria.
"Queste forti prese di posizione del sindaco degli ultimi
giorni sono decisamente incomprensibili - prosegue Stirpe -
infatti è molto difficile spiegare al mercato, e non solo al
mercato, che il cambio dell'amministrazione capitolina debba
andare di pari passo con il cambio della governance di
un'importante società quotata".
"In tutti i Paesi a capitalismo avanzato o, più in generale,
in tutti i Paesi 'normali' - continua Stirpe - il passaggio
politico non equivale automaticamente a un cambio di governance.
Il sindaco, con questa battaglia, sta dando l'idea che le cose
tornino a posto solo se i nominati nel Cda, indipendentemente
dai risultati raggiunti che, stando alla presentazione
dell'ultimo bilancio sono assai soddisfacenti, siano nominati
dal primo cittadino e dalla sua maggioranza. Una tragedia per
qualsiasi azienda figuriamoci per un'azienda quotata: una città
come Roma non merita un tale trattamento". (ANSA).