(ANSA) - MILANO, 18 MAR - Popolare di Vicenza è pronta a fare
la sua offerta per la Popolare dell'Etruria e confida anche di
ricevere un sì dalla Marostica. Intanto fa pulizie in bilancio e
archivia il 2013 con una perdita netta di 28,2 milioni (da un
utile di 1,6 milioni del 2012), dopo accantonamenti su crediti
per 432,4 milioni, raddoppiati rispetto all'anno precedente,
facendo mancare di nuovo il dividendo ai soci.
Nel presentare i conti, il presidente Gianni Zonin
sottolinea tuttavia soprattutto ''l'ottimo risultato
dell'attività caratteristica'' (+14,6% a 429 milioni il
risultato della gestione operativo) e ''il consistente
rafforzamento della solidità patrimoniale'' col Core Tier 1
arrivato al 9,21% (rispetto all'8,23% del 2012).
Per i primi di maggio partirà poi il primo aumento di capitale
da 700 milioni (già annunciato insieme a uno successivo da 300
milioni) ed è probabile che il valore delle azioni "sara'
confermato''. Del resto ''non abbiamo mai fatto un aumento di
capitale a sconto, semmai a premio''.
Nel frattempo dopo il no a un'aggregazione arrivato il mese
scorso dai vertici di Veneto Banca, la popolare vicentina punta
a chiudere con istituti più piccoli. E' il caso della Popolare
dell'Etruria e del Lazio. ''Entro fine mese faremo l'offerta
vincolante annuncia Zonin, segnalando che ''come advisor abbiamo
scelto Mediobanca che ci aiuterà in questa operazione''.
''Se i soci e i dipendenti di Marostica ci vedono come
partner affidabile allora, è ormai risaputo che c'è un interesse
anche su questo istituto". "Aspettiamo che si concretizzi una
risposta - ha aggiunto l'imprenditore-banchiere -. Anche loro
avranno i loro problemi, il loro travaglio, quindi a volte ci
vuole più tempo per una risposta. ''Grazie alla garanzia
dell'occupazione che abbiamo fornito pensiamo di avere delle
chance", conclude. (ANSA).