(ANSA) - ROMA, 17 MAR - "L'Europa si troverà ad affrontare
problemi nelle forniture di gas e prezzi più elevati il prossimo
inverno, se le tensioni con la Russia comporteranno
l'interruzione dei flussi di gas attraverso l'Ucraina". Lo ha
detto l'ad dell'Eni, Paolo Scaroni, al Financial Times,
aggiungendo che "Italia, Austria e Germania del sud sarebbero
particolarmente a rischio, dato che i loro mercati sono molto
esposti al gas russo via Ucraina".
"Con una domanda di gas debole e stoccaggi ad elevati livelli
- ha spiegato Scaroni - il mercato potrebbe assorbire con
facilità un'interruzione delle forniture di gas russo
attraverso l'Ucraina nell'immediato. Ma un'interruzione il
prossimo anno significherebbe prezzi più elevati del gas e
indurrebbe l'Europa ad affidarsi maggiormente a forniture di gas
russo provenienti da altre vie, come il Nord Stream nel Baltico.
L'Europa sarebbe inoltre vulnerabile a eventuali problemi sulle
forniture dall'Algeria e dalla Libia". Nel breve termine, ha
aggiunto, "non sarebbe possibile per l'Europa fare a meno del
gas russo. In un periodo più lungo, l'Europa potrebbe limitare
la sua dipendenza dalla Russia attraverso lo sviluppo dello
shale gas domestico, e attraverso un incremento dell'utilizzo di
altre fonti energetiche incluso nucleare e carbone. Potrebbe
anche acquistare maggiori quantità di GNL dagli Stati Uniti,
quando gli impianti di esportazione entreranno in funzione,
anche se questo potrebbe essere una soluzione costosa".
(ANSA).