(ANSA) - MILANO, 14 MAR - I ricavi nel 2013 si sono attestati
a 5.604 milioni di euro, in calo del 13,5% rispetto ai 6.480
milioni, principalmente per effetto della decisione di contrarre
l'attività di intermediazione di gas sui mercati all'ingrosso.
Il margine operativo lordo è aumentato a 1.133 milioni (+6,1%),
grazie al contributo delle attività nella cogenerazione e nel
teleriscaldamento, delle reti e dell'ambiente. Stabile il
risultato della filiera energia grazie anche ai buoni risultati
industriali della partecipata Epcg.
Il risultato operativo netto è sceso del 48,7% a 257 milioni
di euro anche per l'impatto delle svalutazioni delle centrali
termoelettriche allo scopo di ''adeguare il loro valore
contabile alle minori prospettive reddituali derivanti da un
mercato strutturalmente in sovra-capacità produttiva''. L'utile
2013 ha peraltro beneficiato di 83 milioni di plusvalenze legate
alla cessione di cinque piccoli impianti idroelettrici e della
scissione a favore di Iren degli impianti di Turbigo e del
nucleo idroelettrico di Tusciano, in pancia a Edipower.
''L'esercizio 2014 si caratterizzerà per il permanere di una
situazione di debolezza dei mercati energetici che, soprattutto
nella prima parte dell'anno, continueranno ad essere
caratterizzati da una domanda in contrazione'' spiega A2A.
''L'azione manageriale sarà rivolta alla difesa dei livelli di
redditività - anche attraverso il continuo miglioramento
dell'efficienza operativa - e al conseguimento di un ulteriore
calo della posizione finanziaria netta. Le attività di sviluppo
industriale saranno focalizzate in particolare nelle Filiere
Ambiente e Calore''.