(di Alfonso Abagnale)
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Ripresa modesta, consumi fermi e
disoccupazione in rialzo. Questo il quadro dell'Italia per il
biennio 2014-2015 dipinto da Fitch.
La ripresa nel Belpaese sarà ''modesta'' con una crescita
dello 0,6% quest'anno e dell'1% l'anno prossimo, scrive
l'agenzia di rating nel capitolo del suo 'Global Economic
Outlook' dedicato all'Italia, allineandosi così alle stime della
Commissione europea per quanto riguarda il dato sul Pil del
2014, e spiegando che quest'anno la crescita sarà guidata
principalmente dall'export mentre resteranno ancora fermi i
consumi interni, zavorrati dall'alto tasso di disoccupazione
(12,9%), e sempre deboli gli investimenti. Nel 2015 invece la
ripresa sarà ''più equilibrata'' e gli investimenti in rialzo.
Fitch aggiunge che la disoccupazione in Italia toccherà il
picco quest'anno per poi vedere un leggero calo al 12,2% nel
2015, con gli impieghi che incominceranno ad aumentare
progressivamente.
Intanto le stime ufficiali del governo sono rimaste quelle
previste dall'aggiornamento del documento di economia e finanza
(Def), ossia ad una crescita dell'1% nell'anno in corso. Ma
questa stima non tiene conto dell'effetto espansivo che potrebbe
avere il pacchetto di misure annunciato dal nuovo Governo Renzi.
Si tratterebbe infatti, ad esempio, secondo le proiezioni del
Cer, di un effetto sul Pil di 0,5 punti percentuali in più
quest'anno e +0,3 punti l'anno prossimo per un effetto cumulato
al 2016 di 1,2 punti in più rispetto alle stime. In ogni caso un
aggiornamento ufficiale delle stime di crescita è atteso a
brevissimo. Il governo infatti punta ad accelerare la
presentazione del nuovo Def con il quale chiederebbe al
Parlamento anche il via libera per utilizzare gli 0,4 punti di
deficit in più per finanziare il calo dell'Irpef annunciato. Pur
senza superare la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil
mettendosi a rischio di procedura di infrazione da parte
dell'Ue.
Sempre nel 'Global Economic Outlook', Fitch rivede in meglio
le proprie stime di crescita nell'Eurozona per il periodo
2014-2015. Quest'anno il Pil dovrebbe crescere dell'1,1%
rispetto allo 0,9% stimato in precedenza e dell'1,4% l'anno
prossimo rispetto all'1,3% precedente.
Inoltre, secondo l'agenzia, la deflazione nell'Eurozona è
''improbabile'' ma potrebbero emergere dei rischi nei Paesi
periferici della regione. Infatti ''la prolungata correzione dei
conti nei Paesi periferici, insieme alla rigidità di prezzi e
salari, potrebbe far lievitare i costi dell'aggiustamento di
bilancio ed aumentare il debito, quindi incrementare i rischi di
deflazione''.(ANSA).