(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Gli adempimenti da rispettare per
realizzare gli obiettivi dell'Agenda digitale sono tanti e
l'Italia non ne ha messi a punto nemmeno la metà. La sconsolante
certificazione dei ritardi arriva da un documento del Servizio
Studi del Dipartimento dei Trasporti della IX Commissione della
Camera dei Deputati, che monitora per l'appunto l'attuazione
dell'Agenda digitale italiana e che dimostra come questa
complessa architettura che dovrebbe traghettare la pubblica
amministrazione italiana verso la modernità rappresenti ancora
un miraggio.
Le cose da fare sono tante e sono state decise da diversi
decreti legge (Crescita e Crescita 2.0 del 2012, e Del Fare del
2013), che, come sempre accade, rimandano a regolamenti, misure,
decreti attuativi, circolari e norme del cosiddetto 'secondo
livello' da varare in seguito. Ebbene, in oltre la metà dei casi
queste misure non sono state ancora prese e spesso sono già
scaduti i termini. Si va da questioni di sostanza come il
decreto del presidente del Consiglio per l'individuazione della
dotazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
dell'Agenzia per l'Italia digitale (scaduto a dicembre 2012), a
temi più specifici, ma di sicura utilità per i cittadini, come
il decreto del ministro dei Trasporti per le regole tecniche
necessarie all'adozione dei sistemi di bigliettazione
elettronica nel trasporto pubblico locale (18 gennaio 2013
ultimo giorno utile per l'emanazione). Fino alla Relazione
annuale governativa alle Commissioni parlamentari competenti
sullo stato di attuazione dell'Agenda Digitale italiana, che
dovrebbe essere diffusa il 30 giugno di ogni anno e che, forse
perché non c'è molto su cui relazionare, non si è ancora
vista.(ANSA).