(ANSA) - MILANO, 14 MAR - A2A svaluta le sue centrali
termoelettriche per 267 milioni di euro e chiude l'esercizio con
un utile di 62 milioni, in calo del 76% sul 2012. I profitti
della gestione corrente salgono però del 34,5% a 156 milioni,
permettendo di aumentare a 0,33 euro (+27%) la cedola.
Su un monte dividendi di 102,5 milioni, 57 milioni verranno
suddivisi tra i Comuni di Brescia e Milano, titolari del 55% del
capitale. Una buona notizia per le casse degli enti che arriva
mentre si stanno per aprire i giochi sulle nomine: la prossima
settimana i sindaci dei due capoluoghi si vedranno per discutere
degli incarichi di vertice mentre resteranno aperti fino al 14
aprile i bandi comunali per raccogliere le candidature al
consiglio di amministrazione che sostituirà il duale.
Il management, guidato da Renato Ravanelli, ha presentato un
bilancio con un risultato della gestione industriale (margine
operativo lordo) aumentato del 6,2% a 1,13 miliardi e un debito
sceso di 3,87 miliardi, grazie a un taglio di mezzo miliardo nel
2013. Il risultato contabile ha però risentito delle
svalutazioni delle centrali termiche, asset verso i quali
l'esposizione di A2A è aumentata con l'acquisizione di Edipower.
''Credo che sia il momento di mettere il governo, i sindacati
e le imprese attorno a un tavolo affinché si elabori una
strategia energetica industriale per il Paese'' ha detto
Ravanelli sottolineando la necessità di una ''ristrutturazione''
per un settore, quello della generazione termoelettrica, che
pesa su tutti gli operatori a causa della crisi della domanda di
energia (-3,4% nel 2013) e della concorrenza delle rinnovabili,
a cui spetta la precedenza nel dispacciamento.
Il direttore generale, in corsa per la carica di
amministratore delegato, ha parlato di ''forti ambizioni'' di
A2A, che vuole essere ''protagonista'' del consolidamento nelle
sue aree di attività mentre la pulizia di bilancio e il taglio
del debito rendono il gruppo ''più forte'' e ''ci fanno guardare
al futuro in modo più sereno''. In borsa il titolo è scivolato
del 3,9%: hanno pesato le prese di beneficio, dopo una lunga
corsa che nei giorni scorsi aveva riportato le azioni sopra
quota 1 euro.(ANSA).