(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Un nuovo spettro aleggia sui mercati
finanziari internazionali: il rischio default di obbligazioni
emesse da aziende private cinesi.
E' ''inevitabile'' che alcuni strumenti finanziari cinesi,
come obbligazioni societarie, vadano ''in default'', ha
dichiarato il premier cinese Li Keqiang durante il discorso
annuale ai media a Pechino ma ha cercato di rassicurare
aggiungendo che ''il governo adotterà tutte le misure necessarie
per evitare contraccolpi sul sistema finanziario''.
Proprio la settimana scorsa si è verificato il primo default
di un bond aziendale cinese nella storia recente quando la
Chaori Solar, produttore di pannelli solari, non è riuscita a
pagare gli interessi su un bond da 162 milioni di dollari emesso
due anni fa. In passato era il governo a puntellare il debito
quando si prospettava un default aziendale ma nel caso di
Chaori, Pechino ha deciso di non intervenire. Infatti, spiegano
al Financial Times fonti vicino al governo, il piano di Li
Keqiang per riformare il settore finanziario del gigante
asiatico, e affrontare 'l'azzardo morale' che sta minacciando
l'economia cinese, prevede il fallimento di aziende private e
quindi il default dei debitori più a rischio.
Alcuni analisti avvertono che questa strategia potrebbe
essere pericolosa perché potrebbe innescare il panico tra gli
investitori e causare nell'indebitata economia cinese un
'momento Lehman'
Moody's tuttavia rassicura che uno scenario di panico in Cina
è improbabile perché la maggior parte delle obbligazioni cinesi
sono emesse da società statali sostenute da Pechino e non da
aziende private.
Intanto alcuni dati macro snocciolati oggi alimentano i
timori sullo stato di salute della seconda economia mondiale.
Sia la produzione industriale che le vendite al dettaglio sono
cresciute meno del previsto a febbraio.(ANSA).