(di Marcella Merlo)
(ANSA) - MILANO, 12 MAR - Campari si beve il whisky canadese
Forty Creek. Con un esborso di 120,5 milioni di euro il gruppo
italiano conquista un portafoglio di fascia premium e consolida
la sua presenza nei mercati chiave del Nord America gettando le
basi per un'ulteriore crescita negli Stati Uniti.
A meno di un anno e mezzo dal più oneroso shopping del rhum
giamaicano Lascelles de Mercado l'azienda fa così un ulteriore
passo in quella che il Ceo, Bob Kunze-Concewitz, definisce ''la
nostra strategia di acquisizioni coerente e disciplinata a
beneficio della futura crescita''.
Il 2013, archiviato come ''anno di transizione'', si chiude
nel frattempo con ricavi poco variati a 1.524,1 milioni (+1,7% a
parità di perimetro e +13,7% considerando Lascelles de Mercado)
penalizzati dall'effetto cambi, grazie ai buoni risultati nelle
Americhe e in Russia, che compensano l'andamento più debole di
Germania e Australia. Le vendite in Italia, pari a un quarto del
totale del gruppo, seppur negative (-3,8%) a causa del debole
trend dei consumi, sono invece considerate da Campari, tutto
sommato, soddisfacenti.
L'utile netto consolidato scende a 149,8 milioni (-4,4%),
penalizzato da oneri non ricorrenti per 10,3 milioni, legati
alla ristrutturazione delle strutture organizzative in Italia e
in Giamaica. Cresce invece il dividendo a 8 centesimi per azione
(+14,3% rispetto al passato esercizio). Per il 2014
Kunze-Concewitz è prudente: ''ci aspettiamo che l'atteso
miglioramento del margine operativo lordo si realizzi più
gradualmente rispetto alle attese, per effetto di un mix
geografico sfavorevole (dovuto alla forte crescita di mercati a
più bassa profittabilità), non completamente compensato dal
miglioramento del mix di prodotto, e che tale miglioramento sia
assorbito da un incremento previsto degli investimenti
pubblicitari a supporto delle principali marche''.
La borsa, dopo una reazione positiva ai dati di bilancio,
giudica i margini 2013 non entusiasmanti e fa poi propria la
cautela del Ceo. Alla fine, sull'onda dei giudizi a 'vendere'
degli analisti di Ubs e 'underperform' di Bofa ed Exane, il
titolo lascia sul terreno il 3,97% a 5,92 euro.
(ANSA).