(ANSA) - MILANO, 11 MAR - Nel piano strategico di Unicredit
''la qualità dell'attivo rimane una priorità'' con l'obiettivo
di un tasso di copertura al di sopra del 50% sui crediti
deteriorati e un costo del rischio al di sotto di 70 punti base
nel 2018. A livello patrimoniale La banca punta a un Cet1 ratio
del 10% ''anticipando pienamente gli effetti di Basilea 3''.
Unicredit si impegna ad offrire aggiornamenti sul portafoglio
di crediti non core italiano, che si programma di ridurre del
63% entro il 2018. Il portafoglio comprenderà circa 87 miliardi
di crediti lordi, sia in bonis (33%) che deteriorati (67%).
''UniCredit - si legge - è la prima banca italiana a istituire e
rendere pienamente operativo un portafoglio segregato e ad
assicurare una totale trasparenza sul processo di riduzione con
cadenza trimestrale''.
Il piano prevede investimenti per 4,5 miliardi allo scopo di
ristrutturare la rete e procedere alla digitalizzazione in
Europa occidentale, sostenere la crescita nell'Europa Centrale e
dell'Est e conseguire sinergie di gruppo. Sono previsti 1,3
miliardi di risparmi su costi, anche attraverso al riduzione
dell'organico.