(ANSA) - MILANO, 11 MAR - Il piano per la governance prevede
quindi una ''diminuzione del numero dei componenti del consiglio
di sorveglianza da 17 a massimo 13, che potrà salire a massimo
15 con i 2 rappresentanti dei partner strategici; l'innalzamento
del numero dei componenti del Consiglio di Gestione da 5 a 7; e
l'incremento della componente indipendente in entrambi i
Consigli.
Al tempo stesso la preservazione della rappresentatività del
modello cooperativistico, viene garantita da tre elementi: la
maggioranza dei componenti del consiglio di sorveglianza (9 su
13) e dei comitati nomine e remunerazioni sono consiglieri
eletti mediante voto capitario; il presidente e il vice
presidente del consiglio di sorveglianza sono tratti dalla lista
che ha ottenuto il maggior numero di voti (contati per teste);
il presidente del consiglio di sorveglianza presiede anche i
comitati nomine e remunerazioni, con un ruolo centrale nelle
attività di nomina e di determinazione dei compensi.
Il maggiore incentivo per gli investitori istituzionali
invece deriva da una più ampia rappresentanza nel consiglio di
sorveglianza, che aumenta - proprio in virtù di tale
partecipazione - dagli attuali 2 (su 17) fino a massimi 4 (su
13), nonché nel comitato controlli interni (fino a massimi 3 su
5 componenti, tra cui il presidente); e dal maggiore rilievo
degli investitori istituzionali nel meccanismo di nomina del
consiglio di gestione: almeno 2 consiglieri di sorveglianza
tratti da liste presentate da investitori istituzionali dovranno
esprimere voto favorevole per la nomina del Consiglio di
Gestione. Inoltre, è previsto l'innalzamento delle soglie
massime di partecipazione al capitale dallo 0,5% all'1% e fino
al 3% per le fondazioni bancarie; la preservazione del ruolo di
partner strategici e la conferma della riserva di 2 esponenti in
consiglio di sorveglianza, nell'ambito degli accordi con i
partner.(ANSA).