(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il comunicato replica così la
risposta, diffusa ieri in serata, della Consob al quesito
formulato da una società quotata alla Commissione.
Quell'orientamento, lasciare quindi ai cda delle società
azioniste di Via Nazionale la decisione su come contabilizzare
la quota (tenendo conto comunque di quanto prescrive la legge),
è ora condiviso anche da Banca d'Italia e Ivass.
Le banche e assicurazioni azioniste quindi, così come ha fato
il Banco Popolare e oggi Unicredit mentre Intesa deciderà il 27
marzo, potranno contabilizzare la plusvalenza salvo poi
correggerla successivamente (appostandola a patrimonio netto e
quindi modificando il bilancio e l'utile senza incorrere in
sanzioni) in caso di parere negativo degli organismi
internazionali.
Al riguardo le strade sono ancora aperte. Il parere del
gruppo di lavoro Esma, contrario alla soluzione della
contabilizzazione a conto economico, potrebbe essere portato al
board dell'autorità europea oppure potrebbero intervenire il
governo o il Parlamento. Infine la questione potrebbe essere
sollevata dinanzi all'Ifric, l'ente internazionale che vede al
suo interno anche rappresentanti extra europei e quindi meno
sensibili alle pressioni della Germania. Una soluzione che
comunque farebbe allungare i tempi.(ANSA).