(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Faro dell'Autorità dei trasporti
sull'accesso alla rete ferroviaria. L'Authority ha infatti
individuato delle "criticità" nelle condizioni che regolano
l'utilizzo dell'infrastruttura e ha quindi deciso di aprire una
procedura per garantire condizioni "eque" e "non
discriminatorie". Nel mirino c'è il gestore della rete Rfi,
costola del Gruppo Ferrovie dello Stato, che controlla anche
l'operatore Trenitalia, diventato ex monopolista dopo l'ingresso
del concorrente privato Ntv.
La decisione dell'Autorità guidata da Andrea Camanzi,
deliberata dal Consiglio nella riunione del 6 marzo scorso, è
maturata nell'ambito dell'indagine conoscitiva ancora in corso
sull'accesso alle infrastrutture ferroviarie (avviata il 21
gennaio) e sulla base delle audizioni svolte finora con gli
operatori, delle segnalazioni ricevute e degli accertamenti
effettuati. "Da queste attività - spiega l'Autorità - sono
emersi elementi di criticità relativamente alle condizioni che
regolano l'utilizzo della rete ferroviaria e le sue
infrastrutture, tali da mettere a rischio il principio di un
accesso equo e non discriminatorio, con effetti negativi sui
servizi di trasporto ferroviario passeggeri e merci".
Il procedimento ha come obiettivo l'adozione di specifiche
misure di regolazione per "garantire condizioni di accesso equo
e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie, secondo
metodologie che incentivino la concorrenza, l'efficienza
produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli
utenti, le imprese e i consumatori". L'iter verrà completato
entro 180 giorni dopo una consultazione pubblica sulle misure
regolatorie necessarie e porterà alla elaborazione di "rimedi
regolatori" per adeguare l'attuale Prospetto Informativo della
Rete (Pir) 2014 predisposto da Rfi e "avrà positive ricadute
sulla predisposizione del Pir 2015". A proposito di Rfi, uno dei
temi sul tavolo dell'Autorità è anche quello della separazione
contabile: il presidente Camanzi in più di un'occasione ha
infatti messo l'accento sull'importanza della contabilità
regolatoria, anticipando una particolare determinazione
dell'Autorità su questo fronte.
Nessun commento sul procedimento dalle Ferrovie dello Stato.
Che intanto si apprestano ad ufficializzare un nuovo utile anche
per il 2013. Il bilancio lo "stiamo facendo" e ci sono "450
milioni di utile, più o meno", ha detto l'ad Mauro Moretti, che
nei giorni scorsi ha anche incontrato il neo ministro
dell'economia, Pier Carlo Padoan, cui ha illustrato il nuovo
Piano industriale da 24 miliardi di investimenti: "E' stata una
prima esposizione - ha spiegato il numero uno di Fs - il
ministro ha preso atto e le prime valutazioni sono state
positive". (ANSA).