(ANSA) - ROMA, 9 MAR - Il mercato del debito nel mondo è
esploso e ha raggiunto la soglia di 100mila miliardi di dollari
e metà 2013 rispetto ai 70mila di prima della crisi (2007). E'
quanto segnala la Bri, secondo cui a guidare i rialzi sono stati
i titoli delle amministrazioni pubbliche (centrali, statali e
locali), che sono schizzati dell'80% a 43mila miliardi. I
collocamenti di debito da parte delle società non finanziarie
sono cresciuti a un tasso analogo, seppure partendo da livelli
inferiori, mentre quelli delle società finanziarie sono
risultati più modesti.
La Bri segnala come la crisi ha rallentato la
'globalizzazione' del debito. I non residenti detengono circa un
quarto delle consistenze globali di titoli di debito, a fronte
del 29% degli inizi del 2007. Il calo di questa quota fa
ritenere che il processo di diversificazione internazionale dei
portafogli possa essersi parzialmente invertito a partire dalla
crisi. Quest'inversione, tuttavia, potrebbe rivelarsi
temporanea. I dati dell'indagine FMI-CPIS indicano che gli
investimenti transfrontalieri in titolo di debito hanno segnato
una lieve ripresa nella seconda metà del 2012, l'ultimo periodo
per il quale si dispone di dati. Le situazioni sono comunque
molto differenziate da area geografica. Nell'eurozona si è poco
sotto il 50% mentre per gli emergenti la quota è cresciuta a
poco oltre il 10%.(ANSA).