(ANSA) - MILANO, 6 MAR - E' stallo tra Cir e le banche
creditrici di Sorgenia sul salvataggio della società energetica
controllata dalla holding della famiglia De Benedetti. I
banchieri di Mps, Intesa, Unicredit, Banco Popolare Ubi e Bpm,
nel corso di una conference call telefonica, hanno fatto il
punto della situazione dopo la decisione di Sorgenia di proporre
un aumento da 200 milioni a cui Cir intende contribuire con non
più di 100 milioni.
Dal fronte bancario emergono malumori per il fatto che il
piano sottoposto a Cir, che prevedeva un contributo da parte
della holding di 150 milioni a fronte di una conversione di 300
milioni di debiti in capitale, sia stato di fatto respinto. Al
momento non risultano incontri in agenda tra le parti ma la
minor disponibilità dell'azionista Cir a impegnarsi (la holding
offre 100 milioni in presenza di 600 milioni di debito in
eccesso) non potrà non riverberasi sulla governance di Sorgenia,
su cui le banche, che evocano i casi di Risanamento e della
Carlo Tassara, sembrano intenzionate a far valere diritti
proporzionati al contributo al salvataggio.
A questo punto occorrerà mettere in campo un piano 'B' nella
consapevolezza che per Sorgenia, la cui autonomia finanziaria è
in esaurimento, il tempo stringe. Un po' di ossigeno potrebbe
arrivare dalla cessione degli asset verdi: sarebbe alle battute
finali la vendita di 5 megawatt di impianti fotovoltaici al
fondo Usa ContourGlobal.(ANSA).