(ANSA) - ROMA, 6 MAR - A livello geografico, l'aumento delle
donne dirigenti è del 19,1% nel Nord Ovest, del 9,3% nel Nord
Est, dell'11,1% al Centro, del 40,5% al Sud, con un calo solo
nelle Isole (-13%). "Un miglioramento, spinto indubbiamente
anche dalle quote rosa - aggiunge il rapporto -, si registra
anche nei consigli di amministrazione e nel confronto con il
resto d'Europa dove, pur restando sotto la media europea, siamo
tra quelli che hanno avuto il maggior balzo proprio negli ultimi
anni" (+8,4% nel 2010-13 a fronte del +4,8% dell'Ue-27).
All'interno della famiglia, poi, le donne "restano regine
degli acquisti alimentari" (72% nel 2013), ma "aumentano il loro
peso come responsabili d'acquisto di ambiti prima quasi solo
maschili", aggiunge lo studio, come elettrodomestici, mobili,
cultura/intrattenimento, internet, finanza.
Le donne sono più formate rispetto agli uomini (hanno un
tasso di formazione universitaria maggiore), ma c'è ancora da
fare: in Europa, infatti, dove le giovani (30-34enni) donne
laureate superano i maschi in ogni dove, l'Italia si posiziona
all'ultimo posto dell'Ue27 per tasso di formazione universitaria
tra gli uomini e al terzultimo tra le donne. "E qui il divario è
un abisso visto che in Italia sono laureati il 21,7% delle donne
e il 17,2% degli uomini, mentre la media europea è di 35,8% per
le prime e del 31,6% dei secondi. Insomma, un gap rilevante -
conclude lo studio - che, se non colmato, rischia di deprimere
sempre più la nostra competitività economica, ma anche sociale".
(ANSA).