(ANSA) - MILANO, 6 MAR - Bocche cucite dei consiglieri che
lasciano alla spicciolata la sede di Telecom dove si è riunito
il board, chiamato ad approvare i conti del 2013. Domani
mattina, prima dell'apertura dei mercati, si alzerà il velo sul
quarto trimestre e anche sulla cedola.
Dalle prime indicazioni sui risultati 2013, comunicate in
occasione del cda del 6 febbraio, Telecom vede centrati gli
obiettivi di debito e margine operativo lordo mentre i ricavi
potrebbero essere in calo, con una performance lievemente
inferiore all'obiettivo postosi all'inizio dell'anno (ricavi
stabili). Gli analisti si attendono un calo a singola cifra
nell'ebitda (-6,8% a 9,5 miliardi) e nei ricavi (-8,9% a 23,4
miliardi), grazie a un leggero miglioramento nelle prospettive
del business domestico con un calo dell'8% nei ricavi e del 7,3%
nell'ebitda anno su anno. Per il quarto trimestre si attendono
ricavi per 5,8 miliardi e un Ebitda reported a 2,3 miliardi e
tutto questo senza tener conto dei risultati dell'impairment
test che, come di routine, si svolge a fine anno. Gli analisti
non si attendono sorprese dopo che il gruppo ha già
drasticamente 'sforbiciato' nel primo semestre con 2,2 miliardi
di euro di svalutazioni.
I consiglieri oggi si sono confrontati anche sulla proposta
del management di congelare il dividendo per le azioni
ordinarie. Secondo gli analisti se le difficoltà sul debito
portassero a cancellare per quest'anno i 2 centesimi assegnati
alle ordinarie non sarebbe un dramma e nemmeno cosa inaspettata.
Alle risparmio invece potrebbe essere confermata la cedola di
3,1 centesimi assegnata l'anno scorso. Con la proposta di
dividendo verrà integrato l'odg dell'assemblea del 16
aprile, che per ora contiene un solo punto, la nomina del nuovo
Cda. Questo darà più tempo a Marco Fossati, numero uno di Findim
e azionista con oltre il 5% di Telecom, di chiederne
eventualmente un'integrazione. Il finanziere starebbe lavorando,
oltre che ad una lista di minoranza, alla possibilità di portare
al voto dell'assemblea la nomina del presidente. Dopo le
raccomandazioni del Cda uscente ai soci in merito a indipendenza
e competenze Fossati aveva mostrato apprezzamento ma le aveva
giudicate solo un primo passo. Sul tema si è espressa anche
Standard Ethics, l'agenzia europea di rating in materia di
sostenibilità, responsabilità sociale e buona governance che ha
rilevato ''consistenti e potenziali conflitti d'interesse tra
l'azionista di maggioranza del patto che controlla Telecom, e
Telecom stessa'' e ritiene che ''tali conflitti non trovino
adeguato argine nelle attuali configurazioni di Corporate
Governance''. ''L'attuale condizione - aggiunge - può produrre,
in futuro, un iniquo trattamento degli azionisti di minoranza''.
(ANSA).