(dell'inviato Domenico Mugnaini)
(ANSA) - SIENA, 06 MAR - Una partenza a razzo con una frenata
piuttosto brusca per il titolo di Banca Monte dei Paschi che
oggi ha chiuso a -1,77, a 0,21 euro, dopo il gran boom
registrato di ieri quando aveva toccato quasi +20%. Ma nel
mercato oggi sono passati 1,806 miliardi di azioni, pari al
15,5% del capitale, addirittura superiore al 12% scambiato ieri,
con il titolo, in estrema volatilità subito stoppato in apertura
per eccesso di rialzo, e poi riammesso.
La frenata è arrivata solo dopo la comunicazione della
Fondazione Mps che, su richiesta della Consob, ha precisato di
non aver "eseguito ieri alcuna transazione in Borsa né di aver
siglato alcun contratto di compravendita sulla quota nella Banca
Mps". La partecipazione dell'ente nella banca, spiega la nota, è
al 5 marzo pari al 31,48%.
Una smentita che per la verità ha frenato il titolo solo dopo
oltre un'ora stoppandosi poi dopo la precisazione del fondo
americano Och Ziff, indicato come uno dei possibili compratori
di importanti pacchetti da alcuni quotidiani: un suo portavoce
ha detto che il fondo "non ha comprato l'8%" di banca Mps.
Nonostante ciò le voci si sono rincorse per tutta la giornata e
qualche analista non esclude che nei prossimi giorni (5 di Borsa
aperta a partire da ieri secondo il regolamento), non arrivi
qualche comunicazione ufficiale su un passaggio di titoli. Cosa
su cui vigila la Consob. Del resto che la presidente della
Fondazione Mps, Antonella Mansi, debba vendere gran parte del
capitale prima della ricapitalizzazione da 3 miliardi decisa
dalla banca, e quindi entro la fine di maggio (anche per
ripianare il debito con un pool di banche da 340 mln), non è un
segreto. E con il titolo che comunque è a valori ben superiori a
15 giorni fa, e lo spread sempre ai minimi, il momento potrebbe
essere favorevole. Non è da escludere, inopltre, che qualche
socio privato abbia venduto una parte della sua partecipazione
dando il via all'ondata speculativa che, come ha sottolinenato
oggi il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti, sta favorendo la
Fondazione, "per la quale io faccio il tifo" ha aggiunto.
Inutile, anche oggi, al di là della nota, cercare notizie
dirette da Palazzo Sansedoni dove il direttore Enrico Granata è
rimasto a lavoro fino a tardi come, per la verità, è sua
abitudine.
Intanto, anche oggi, al tribunale di Siena nuova puntata
delle vicende legate alle inchieste sul Monte. Il gup Monica
Gaggelli ha aperto la prima udienza per l'inchiesta principale
sull'acquisizione di Antonveneta, che vede imputate 8 persone
(tra le quali l'ex presidente Giuseppe Mussari), più la banca
d'affari JP Morgan. Secondo l'accusa sarebbero colpevoli, a
vario titolo, di manipolazione del mercato, ostacolo
all'autorità di vigilanza, false comunicazioni sociali. Mussari
è accusato anche di insider trading. Dopo aver unificato un
fascicolo stralcio a quello principale, il gup ha rinviato
l'udienza al 27 marzo. Deciderà allora anche se ammettere le
parti civili che già oggi si sono presentate: Banca d'Italia,
Consob, Mps (solo nei confronti delle persone fisiche), diverse
associazioni di consumatori, soci e piccoli azionisti.
Domani nuova udienza del processo sul derivato Alexandria,
dove gli imputati sono Mussari, l'ex dg Antonio Vigni e l'ex
capo area finanza Gianluca Baldassarri, accusati di aver
nascosto alle Autorità di vigilanza il mandate agreement, il
contratto, stipulato tra Mps e Nomura per la ristrutturazione di
Alexandria. Intanto Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi,
l'ex capo area comunicazione di Mps che si uccise la sera del 6
marzo 2013, in un'intervista andata in onda stasera al Tg1 ha
detto di aspettare ancora "risposte" perchè "David non aveva
motivo di uccidersi". Proprio ieri il gip Monica Gaggelli ha
archiviato l'inchiesta aperta dai pm senesi dopo la morte del
giornalista. Contro l'archiviazione si era opposta la vedova.
(ANSA).