(ANSA) - MILANO, 6 MAR - Italcementi ci riprova. Dopo la
mancata fusione del 2009 (naufragata per le pesanti richieste
dei creditori americani sui francesi) il gruppo guidato da Carlo
Pesenti lancia un'opa volontaria sulle minorities di Ciments
Francais a 78 euro per azione e un aumento di capitale per un
massimo di 450 milioni.
''Il piano che abbiamo identificato - sottolinea il
Consigliere delegato nella nota che annuncia l'operazione
(curata come advisor finanziari da Mediobanca, UniCredit, BNP
Paribas e per Italmobiliare da Banca Leonardo) - è una risposta
al mercato da sempre interessato ad una struttura più semplice
ed efficace della governance del Gruppo e rappresenta il
necessario completamento delle azioni di efficienza e
ristrutturazione che il Gruppo ha già avviato''. Prevista anche
la conversione delle risparmio in ordinarie (secondo un rapporto
pari a 0,65 e da sottoporre all'assemblea straordinaria dell'8
aprile).
L'Opa, finalizzata al delisting di Ciments Français dalla
Borsa di Parigi (in caso di raggiungimento della soglia del 95%
del capitale sociale, Italcementi procederà allo squeeze-out
delle azioni residue), è previsto sia lanciata entro la fine del
prossimo maggio e che l'offerta si svolga a giugno, previo
ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte
dell'Autorité des marchés financiers. L'aumento di capitale,
effettuato in concomitanza allo svolgimento dell'Opa, dovrebbe
essere avviato a giugno, previo ottenimento delle necessarie
autorizzazioni da parte delle Autorità di Vigilanza italiane e,
comunque, successivamente all'efficacia della conversione tra
risparmio e ordinarie.
La controllante Italmobiliare ha assicurato il proprio
sostegno e, quindi, la disponibilità a sottoscrivere la propria
quota dell'aumento di capitale di Italcementi e ad apportare
all'Opa le azioni detenute in Ciments Français (pari al 2,73%
del capitale sociale) nonchè a convertire le azioni di risparmio
Italcementi detenute (pari al 2,856% del capitale di
riferimento).
Intanto Italcementi ha chiuso il 2013 con una perdita di 88,4
milioni, in miglioramento rispetto al rosso di 361,7 milioni del
2013, e con ricavi scesi del 5,4% a 4,235 miliardi di euro. Il
cda ha comunque proposto, attingendo alla riserva straordinaria,
un dividendo di 0,06 euro ad azione. Il margine operativo lordo
è sceso a 617,9 milioni (-1,2%): per il 2014 le previsioni sono
di un leggero miglioramento del risultato. (ANSA).