(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Dalla sua nascita a oggi, vale a dire
tra il 1990 e 2013, l'Antitrust ha avviato più di venti
procedimenti istruttori in tema di fenomeni anti-concorrenziali
nel settore degli appalti pubblici, che si sono conclusi con la
condanna di numerose imprese e l'irrogazione di sanzioni per
oltre 500 milioni. E' quanto emerso nel corso della
presentazione del vademecum per le stazioni appaltanti
realizzato dall'Autorità garante della Concorrenza e del
mercato.
L'Antitrust, è stato spiegato, intende intensificare gli
sforzi in quest'area e per farlo necessita della piena
collaborazione delle stazioni appaltanti, che possono spesso
percepire in anticipo i segnali di un'alterazione del
funzionamento del mercato. Proprio per aiutare le stazioni
appaltanti a individuare questi segnali è nato il vademecum, che
si concentra su alcuni comportamenti 'sospetti', dal
boicottaggio della gara alle offerte di comodo, dai subappalti o
associazioni temporanee d'imprese alla rotazione delle offerte e
ripartizione del mercato.(ANSA).