(di Alfonso Abagnale)
(ANSA) - ROMA, 4 MAR - La tensione in Ucraina si allenta e
le Borse europee mettono a segno il rimbalzo dopo il tracollo di
ieri. Milano è maglia rosa con un guadagno del 3,62%.
Al momento ''non c'è la necessità'' di inviare truppe russe
in Ucraina, anche se ''la possibilità rimane'', ha dichiarato il
presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo che Mosca non vuole
annettersi la Crimea. Dichiarazioni che hanno innescato il rally
sui mercati del Vecchio Continente: dopo Milano, tornata sopra
la soglia psicologica dei 20mila punti, la migliore è Madrid
(+2,51%) quindi Francoforte (+2,46%), Parigi (+2,45%) e Londra
(+1,72%). Recupera la Borsa di Mosca, con un guadagno di oltre
il 5% dopo aver perso ieri l'11%.
Anche lo spread Btp-Bund respira, scendendo a 182 punti base
dai 190 di ieri, mentre il tasso sul decennale del Tesoro cala
al 3,42%, segnando i minimi da fine 2005. Il differenziale della
Spagna si attesta a 184 punti col rendimento dei Bonos al 3,43%.
Ripiegano invece le commodity dopo i rialzi di ieri, l'oro
perde oltre l'1% a 1.331,60 dollari l'oncia sul mercato di New
York mentre il greggio cala a 103 dollari al barile da 104.
Della crisi in Ucraina se ne parlerà molto probabilmente
anche nella conferenza stampa che il presidente della Bce, Mario
Draghi, terrà giovedì dopo la consueta riunione mensile del
Board a Francoforte.
L'Istituto centrale diffonderà le proprie stime su prezzi e
crescita nell'eurozona fino al 2016 e con un tasso medio
d'inflazione fermo allo 0,8%, ed in attesa di vedere come si
evolve lo scontro Ucraina-Russia sulla Crimea, dovrebbe
mantenere i tassi invariati al minimo storico dello 0,25%,
secondo quanto prevedono gli analisti.
Draghi però potrebbe annunciare nuove misure per sollecitare
le banche ad aprire i rubinetti del credito e sostenere la
''lenta e disomogenea'' ripresa nell'eurozona. A gennaio i
prestiti bancari a famiglie ed imprese nell'Eurozona sono scesi
del 2,2% dopo il -2,3% del mese precedente. Francoforte potrebbe
quindi decidere di comprare titoli Abs (Asset Backed Securities)
che permetterebbero alle banche, ad esempio, di cartolarizzare i
mutui e venderli alla stessa Bce, scaricando di fatto su di essa
i rischi e liberando liquidità da immettere nell'economia reale.
Questa sarebbe una mossa radicale che si discosterebbe dal
tradizionale piano di 'quantitative easing', che prevede solo
l'acquisto di titoli di Stato.(ANSA).