(ANSA) - RHO, 2 MAR - ''Renzi potenza nel motore ce l'ha,
auguriamoci che sia capace di scaricarla per terra'': Il
presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ricorre a una
metafora della Formula 1 per parlare del nuovo presidente del
consiglio. E a Renzi, di cui confessa di invidiare ''l'età, ma
anche l'energia che emerge, in particolare come voglia di
fare'', Squinzi chiede ''interventi incisivi in tempi rapidi'' e
soprattutto, in un momento in cui arriva "un'altra botta", la
Tasi, ''un intervento forte sul cuneo fiscale nel lavoro'',
perché ''l'emergenza lavoro è quella numero uno di cui si deve
occupare questo governo, da lì può venire occupazione''.
Aumentare l'occupazione, del resto, significa anche creare
''lavoro per le nostre imprese facendo ripartire i consumi
interni''. L'importante è che il nuovo esecutivo sappia
accompagnare le imprese alla ripresa: ''Me lo auguro - dice -.
E' la sfida fondamentale del governo. Se pone le imprese al
centro garantirà un futuro al paese e ai nostri figli''.
Il numero uno degli industriali ne parla nel corso di un
incontro stampa alla partenza del Micam, la fiera della
calzatura al polo fieristico di Rho. Di rigore le domande sul
nuovo premier: ''Di Renzi invidio l'età, sicuramente, ma anche
l'energia, in particolare come voglia di fare'', risponde
Squinzi. Come quelle sul nuovo esecutivo: ''Alcuni ministri sono
di ottimo livello - dice -, altri o non hanno esperienze
specifiche di gestione amministrativa o politica, oppure sono io
che non li conosco'', aspettiamo alcuni mesi per vedere come
operano''.
Squinzi interviene poi sulla Tasi, la tassa sui servizi
indivisibili per la quale dopo il via libera in consiglio dei
ministri si moltiplicano ora le previsioni di calcolo. ''Ho
visto i numeri oggi - dice - La Tasi sembra un'altra botta. Ne
sorrido, ma non c'è molto da sorridere. Ancora una volta si
aumenta il carico fiscale per recuperare risorse al posto di
incidere sui costi. Mi auguro che il lavoro che Cottarelli ha
avviato sulla spending review sia portato fino in fondo''.
Quanto al dibattito sul ridurre prima Irap o Irpef, Squinzi
sembra preferire gli interventi sull'imposta per le attività
produttive: Tagliare ''l'Irap darebbe un impatto più forte
nell'immediato sulla competitività delle imprese e sul costo del
lavoro'', spiega. Più in generale ''penso che prioritario sia il
pagamento dei debiti della pubblica amministrazione - ribadisce
-. Matteo Renzi sembra aver centrato il problema dicendo nella
dichiarazione programmatica che è una priorità. Ha detto che i
71 miliardi di debiti della pubblica amministrazione si possono
pagare, per me si devono pagare - spiega -. I consumi interni in
calo derivano anche dalla crisi di liquidità delle imprese che
si riverbera anche sulle famiglie italiane''.