Autovie Venete: 100 mila euro pedaggi recuperati nel 2013
65 interventi a utenti nelle "black list" della concessionaria
05 febbraio, 12:40 (ANSA) - PALMANOVA (UDINE), 5 FEB - Sessantacinque interventi
di controllo e circa centomila euro recuperati nell'arco del
2013, intimando al pagamento del pedaggio un consistente gruppo
di utenti inseriti nella "black list" di Autovie Venete perché
abitudinari del transito gratuito.
"L'importante risultato - afferma il presidente Emilio Terpin - è stato raggiunto grazie a una strettissima collaborazione fra la Concessionaria autostradale e la Polstrada, che ha intensificato i controlli soprattutto nel tratto Latisana-Villesse, dove si concentrano la maggior parte dei transiti diretti verso la barriera di Trieste Lisert da un lato e verso la A23 e Tarvisio dall'altro, e dove opera la sottosezione della Polstrada di Palmanova".
L'azione della Polstrada, che costituisce un deterrente anche perché il "passaparola" fra autisti scatta immediatamente, si è sviluppata in momenti diversi: durante controlli appositi, ma anche durante la sorveglianza e il pattugliamento di routine.
Gli agenti che fermano mezzi pesanti per verificare le condizioni del veicolo, le ore di guida o il carico, infatti, aggiungono il controllo di pagamenti non effettuati. "Un lavoro sinergico quindi - sottolinea Terpin - fra esattori, centro radio informativo di Palmanova, Coa e pattuglie che ha dato ottimi frutti".
Nel momento in cui l'autista (il più delle volte straniero e alla guida di un mezzo pesante) accampando scuse tenta di non pagare, l'esattore chiama la sala radio di Autovie, che a sua volta allerta il Coa, il quale provvede a mandare la pattuglia più vicina. A quel punto il "portoghese" non ha più scampo. Se poi, come succede la maggior parte delle volte, dai controlli effettuati in tempo reale nel data base della Concessionaria emerge che la targa del mezzo è nella "black list", all'autista viene chiesto conto anche degli arretrati. Se non può pagare scatta il fermo del mezzo. Circa il 90% degli autisti che non pagano sono romeni. Occasionale il mancato pagamento da parte degli autisti italiani. (ANSA).
"L'importante risultato - afferma il presidente Emilio Terpin - è stato raggiunto grazie a una strettissima collaborazione fra la Concessionaria autostradale e la Polstrada, che ha intensificato i controlli soprattutto nel tratto Latisana-Villesse, dove si concentrano la maggior parte dei transiti diretti verso la barriera di Trieste Lisert da un lato e verso la A23 e Tarvisio dall'altro, e dove opera la sottosezione della Polstrada di Palmanova".
L'azione della Polstrada, che costituisce un deterrente anche perché il "passaparola" fra autisti scatta immediatamente, si è sviluppata in momenti diversi: durante controlli appositi, ma anche durante la sorveglianza e il pattugliamento di routine.
Gli agenti che fermano mezzi pesanti per verificare le condizioni del veicolo, le ore di guida o il carico, infatti, aggiungono il controllo di pagamenti non effettuati. "Un lavoro sinergico quindi - sottolinea Terpin - fra esattori, centro radio informativo di Palmanova, Coa e pattuglie che ha dato ottimi frutti".
Nel momento in cui l'autista (il più delle volte straniero e alla guida di un mezzo pesante) accampando scuse tenta di non pagare, l'esattore chiama la sala radio di Autovie, che a sua volta allerta il Coa, il quale provvede a mandare la pattuglia più vicina. A quel punto il "portoghese" non ha più scampo. Se poi, come succede la maggior parte delle volte, dai controlli effettuati in tempo reale nel data base della Concessionaria emerge che la targa del mezzo è nella "black list", all'autista viene chiesto conto anche degli arretrati. Se non può pagare scatta il fermo del mezzo. Circa il 90% degli autisti che non pagano sono romeni. Occasionale il mancato pagamento da parte degli autisti italiani. (ANSA).