Turismo: l'area adriatica come destinazione di qualità
Di Dalmazio, in futuro il sistema della rete sarà centrale
20 marzo, 14:34 (ANSA) - PESCARA, 20 MAR - Il turismo di qualità, le immense
risorse che può offrire l'Adriatico e la forza attrattiva dei
piccoli centri e dei borghi: sono questi gli ingredienti
principali della prima Conferenza internazionale sul Turismo di
Qualità che vede riuniti a Pescara i partner internazionali del
progetto Ipa Adriatico "Adristorical Lands", di fatto il
progetto che ha messo sul campo le grandi potenzialità
turistiche dell'area adriatica.
Turismo di qualità, ma anche cooperazione e ricerca di interlocutori sul territorio; in questo senso il progetto transfrontaliero ha evidenziato il valore del confronto, della cooperazione e dell'interlocuzione con i territori per la crescita del prodotto turismo.
"In Abruzzo siamo stati tra i primi a capire la forza di creare un sistema di rete - ha esordito l'assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio -. Con la creazione delle Destination management company (Dmc) e Product management company (Pmc) abbiamo avviato sul territorio una rivoluzione del modo di pensare il turismo. Una rivoluzione strutturale, che entra nel sistema turismo per restarci e destinata invece a rimanere fuori dal tratto ondivago della politica in materia turistica. È chiaro che un sistema del genere così strutturato - aggiunge Di Dalmazio - guarda soprattutto all'area adriatica con una varietà di offerta molto ampia. Di certo le Dmc e le Pmc rappresentano l'unico motore in grado di sviluppare alta competitività sui mercati nazionali e internazionali del turismo e questo rappresenta per noi già un importante segnale di qualità".
Il Turismo di Qualità ha nell'offerta cultura un tratto di primissimo piano soprattutto nell'area adriatica: borghi storici, città murate, case d'artista e teatri storici sono alcuni esempi del ricco patrimonio culturale di cui dispone l'area adriatica, ancora oggi poco esplorati e conosciuti. "Un terzo del Pil turismo sta nel comparto cultura - chiarisce la docente di marketing turistico alla Uilm, Margherita Bozzano - e su questo bisogna lavorare anche per affinare forme di comunicazioni che possano portare la piccola entità turistica sul panorama del grande mercato turistico. E in questo senso è necessario un impegno della politica con un serio piano nazionale sul potenziamento della rete che elimini il 'digital divide' in modo da permettere a piccoli borghi e centri storici di giocarsi le proprie carte sulla rete". "Adristorical Lands è un progetto comunitario inserito nel programma transfrontaliero Ipa Adriatico che - spiega Giancarlo Zappacosta dirigente della Regione Abruzzo e responsabile del progetto per la parte abruzzese - propone di identificare l'Adriatico come destinazione turistica unica, creando nuove forme di turismo sostenibile valorizzando alcune significative realtà presenti nell'area adriatica, non comprese nell'offerta turistica tradizionale. Ma la vera forza di questo progetto - prosegue Zappacosta - è la cooperazione, la collaborazione e soprattutto l'interlocuzione con i territori dell'Adriatico.
Abbiamo cercato di aumentare le occasioni per avere un turismo di qualità, identificando in questo senso 20 nuovi itinerari turistici riferiti sei macro temi. Le strategie di marchio e le strategie di marketing innovativo per il turismo sono state sviluppate sulla base degli indirizzi di un piano di marketing comune curato dalla Regione Abruzzo, che ha gestito anche le attività di promozione e di commercializzazione con la partecipazione a fiere internazionali e realizzazioni di quattro educational tour".
Nel progetto sono coinvolti tutti i partner italiani della costa adriatica: Regione Abruzzo, Regione Molise, Regione Marche, Regione Veneta, Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Bari e Provincia di Ravenna. Dall'altra parte dell'Adriatico, nella parte orientale, i partner sono: Cantone dell'Herzegovina, Municipalità di Lezha (Albania), Municipalità di Spalato Hvar (Croazia) e Regione Carisco Litoranea (Slovenia).
Il prossimo appuntamento di Adristorical Lands parla ancora abruzzese: dal 27 marzo al 1 aprile è infatti previsto un educational tour tra Lanciano e Vasto sui percorsi del turismo religioso. (ANSA).
Turismo di qualità, ma anche cooperazione e ricerca di interlocutori sul territorio; in questo senso il progetto transfrontaliero ha evidenziato il valore del confronto, della cooperazione e dell'interlocuzione con i territori per la crescita del prodotto turismo.
"In Abruzzo siamo stati tra i primi a capire la forza di creare un sistema di rete - ha esordito l'assessore al Turismo Mauro Di Dalmazio -. Con la creazione delle Destination management company (Dmc) e Product management company (Pmc) abbiamo avviato sul territorio una rivoluzione del modo di pensare il turismo. Una rivoluzione strutturale, che entra nel sistema turismo per restarci e destinata invece a rimanere fuori dal tratto ondivago della politica in materia turistica. È chiaro che un sistema del genere così strutturato - aggiunge Di Dalmazio - guarda soprattutto all'area adriatica con una varietà di offerta molto ampia. Di certo le Dmc e le Pmc rappresentano l'unico motore in grado di sviluppare alta competitività sui mercati nazionali e internazionali del turismo e questo rappresenta per noi già un importante segnale di qualità".
Il Turismo di Qualità ha nell'offerta cultura un tratto di primissimo piano soprattutto nell'area adriatica: borghi storici, città murate, case d'artista e teatri storici sono alcuni esempi del ricco patrimonio culturale di cui dispone l'area adriatica, ancora oggi poco esplorati e conosciuti. "Un terzo del Pil turismo sta nel comparto cultura - chiarisce la docente di marketing turistico alla Uilm, Margherita Bozzano - e su questo bisogna lavorare anche per affinare forme di comunicazioni che possano portare la piccola entità turistica sul panorama del grande mercato turistico. E in questo senso è necessario un impegno della politica con un serio piano nazionale sul potenziamento della rete che elimini il 'digital divide' in modo da permettere a piccoli borghi e centri storici di giocarsi le proprie carte sulla rete". "Adristorical Lands è un progetto comunitario inserito nel programma transfrontaliero Ipa Adriatico che - spiega Giancarlo Zappacosta dirigente della Regione Abruzzo e responsabile del progetto per la parte abruzzese - propone di identificare l'Adriatico come destinazione turistica unica, creando nuove forme di turismo sostenibile valorizzando alcune significative realtà presenti nell'area adriatica, non comprese nell'offerta turistica tradizionale. Ma la vera forza di questo progetto - prosegue Zappacosta - è la cooperazione, la collaborazione e soprattutto l'interlocuzione con i territori dell'Adriatico.
Abbiamo cercato di aumentare le occasioni per avere un turismo di qualità, identificando in questo senso 20 nuovi itinerari turistici riferiti sei macro temi. Le strategie di marchio e le strategie di marketing innovativo per il turismo sono state sviluppate sulla base degli indirizzi di un piano di marketing comune curato dalla Regione Abruzzo, che ha gestito anche le attività di promozione e di commercializzazione con la partecipazione a fiere internazionali e realizzazioni di quattro educational tour".
Nel progetto sono coinvolti tutti i partner italiani della costa adriatica: Regione Abruzzo, Regione Molise, Regione Marche, Regione Veneta, Regione Friuli Venezia Giulia, Provincia di Bari e Provincia di Ravenna. Dall'altra parte dell'Adriatico, nella parte orientale, i partner sono: Cantone dell'Herzegovina, Municipalità di Lezha (Albania), Municipalità di Spalato Hvar (Croazia) e Regione Carisco Litoranea (Slovenia).
Il prossimo appuntamento di Adristorical Lands parla ancora abruzzese: dal 27 marzo al 1 aprile è infatti previsto un educational tour tra Lanciano e Vasto sui percorsi del turismo religioso. (ANSA).