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Un Gusto che vale 2 milioni

Ricerca della Camera di Commercio sul Salone di Torino

28 novembre, 15:09
Il Salone del Gusto (foto Alessandro Di Marco) Il Salone del Gusto (foto Alessandro Di Marco)
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Il Salone del Gusto e' un marchio che vale 2,35 milioni di euro e le sue ricadute sul territorio,
materiali e immateriali, si attestano intorno ai 65 milioni: e' quanto emerso da una ricerca promossa dalla Camera di commercio di Torino e presentata nel capoluogo piemontese.
   Nell'edizione 2012 della manifestazione - ha reso noto Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - si realizzera' la piena integrazione di 'Salone' e 'Terra Madre' che diventeranno un evento unico (25-29 ottobre, a Torino).
    Nel 2012 - ha inoltre reso noto Burdese - Lingotto Fiere ospitera', in contemporanea con il Salone del gusto, il Congresso internazionale di Slow Food, con 800 delegati provenienti da tutto il mondo.
   Lo studio ha evidenziato come il Salone del Gusto sia un evento dall'ampia ricaduta sul territorio che lo ospita, valutabile attraverso gli investimenti per l'organizzazione del Salone (8,7 milioni di euro nell'edizione 2010, di cui circa il 90% viene 'speso' sul territorio piemontese), le spese in citta' e nella regione da parte del pubblico in visita all'evento (stimate, attraverso una segmentazione per profilo di consumo dei 200.000 visitatori dell'edizione 2010, in oltre 30 milioni) e gli oltre 25 milioni con cui sono stati certificati da una societa' terza i valori di reputazione e notorieta' dati dalle rassegne stampa, audio e video.
   ''Torino - ha detto il sindaco, Piero Fassino - e' stata per anni l'incarnazione di un modello di one factory town, una citta' la cui identita' era centrata intorno al ruolo manifatturiero. Poi Torino e' diventata una citta' plurale:
industriale, finanziaria, universitaria, culturale e turistica.
Salone del Gusto, Terra Madre e Slow Food - ha aggiunto - rappresentano un patrimonio eccezionale e sono state una delle leve di questo cambiamento, fatto confermato non solo dalla percezione ma anche dalle cifre presentate oggi''.
   Il Salone del Gusto - ha detto Giovanna Quaglia, assessore al Bilancio della Regione Piemonte - e' un patrimonio da valorizzare da parte delle istituzioni non solo come evento ma come investimento per il futuro e opportunita' educativa e di crescita per i giovani.
   ''Al di la' dei numeri - ha concluso Carlo Petrini,
presidente di Slow Food - il valore del Salone e' potenziato dalla concomitanza, a partire dal 2004, con Terra Madre, poiche' Torino e il Piemonte sono diventati la casa in cui parlare di agricoltura, cibo buono, sostenibilita' ed equita'''.

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