"Ma, oggi, i conflitti in atto, i
luoghi della sofferenza dove il diritto umanitario
internazionale non trova applicazione, ci richiamano bruscamente
alla responsabilità di non essere né ciechi, né addormentati, né
immemori. Non dobbiamo mai dimenticare, anche se fatichiamo a
comprendere. O forse, per citare ancora Levi: 'quanto è avvenuto
non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché
comprendere è quasi giustificare'". Lo ha detto il presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, a Marzabotto, per
l'Ottantesimo anniversario dell'eccidio nazista.
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