Per il gruppo Lunelli, "l'anno sta andando molto bene, stiamo continuando un percorso di ripresa dopo la pandemia. Certamente questa e' una fase di incertezza pero' tutti i brand del gruppo Lunelli stanno avendo ottime performance in Italia e all'estero". Per il 2023 "pensiamo di avere comunque un piccolo aumento di fatturato anche il prossimo anno, piu' sull'estero che in Italia". Lo ha detto Matteo Lunelli, amministratore delegato del gruppo che detiene marchi come Ferrari, il prosecco Bisol e la cedrata Tassoni, a margine del premio Ey L'imprenditore dell'anno.
"Il fatturato del gruppo Lunelli nel 2021 e' stato pari a 133 milioni di euro a livello consolidato, che e' stato per noi il record storico. Nel 2022 e' continuato questo trend positivo, in Italia e all'estero. Come Ferrari Trento, in particolare, stiamo beneficiando di una forte domanda all'estero e l'anno prossimo ci aspettiamo di continuare a poter cogliere delle occasioni. Sara' un anno sfidante". Sul fronte dei prezzi, "siamo stati costretti come tutte le aziende del nostro settore a rivedere i listini, perche' tutti i nostri costi di produzione sono in aumento, dal vetro alla carta, fino ai trasporti e l'energia". Interpellato su un'eventuale quotazione in Borsa, "non l'ho mai esclusa ma in questo momento non e' una necessita' perche' le opportunita' di crescita del nostro gruppo le possiamo cogliere con la nostra generazione di cassa", risponde Lunelli. "Se un domani fosse necessario raccogliere capitali esterni, la borsa puo' essere una opzione, come puo' esserlo quella di attrarre un altro investitore", aggiunge l'imprenditore trentino, spiegando che la famiglia non intende cedere le proprie quote. "Siamo un'impresa familiare, orgogliosa di esserlo pero' dobbiamo essere aperti anche a capitali esterni se questo fosse necessario per la crescita e lo sviluppo del nostro gruppo".In collaborazione con:
EY