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The Tokyo Ballet a Bologna e Rimini con tre coreografie

The Tokyo Ballet a Bologna e Rimini con tre coreografie

Il 27 e 29 novembre, festeggiano 60 anni di attività

BOLOGNA, 23 novembre 2024, 13:17

Redazione ANSA

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La prima volta nel cartellone del Teatro Comunale di Bologna della compagnia giapponese The Tokyo Ballet coincide con il suo sessantesimo anno di attività, essendo stata fondata nel 1964 da Tadatsugu Sasaki: la celebre compagine, dopo i recenti successi delle prime tappe del suo 36esimo tour internazionale, si esibirà sul palcoscenico del Comunale Nouveau il 27 novembre alle 20,30.
    The Tokyo Ballet, cha dallo scorso agosto è diretta da Yukari Saito, con le sue tournée ha totalizzato 156 diverse città in 33 Paesi. La compagine arriva ora in Emilia-Romagna (il 29 novembre alle 21 anche al Teatro Galli di Rimini) con tre famose coreografie: Il Regno delle Ombre da La Bayadère nella versione di Natalia Makarova dall'originale di Marius Petipa, Roméo et Juliette (pas de deux) e Le sacre du printemps, entrambe firmate da Maurice Béjart.
    Rappresentato per la prima volta a San Pietroburgo nel 1877 sulle musiche di Ludwig Minkus, con la coreografia originale di Marius Petipa, il secondo atto de La Bayadère, "Il Regno delle ombre", è uno dei brani più celebrati del balletto classico, con i suoi paesaggi esotici, promesse d'amore tradite, sentimentalismo e tragedia assieme ad evocazioni soprannaturali.
    Il quadro di mezzo dello spettacolo, Romeo e Giulietta, "Pas de deux", su musica di Hector Berlioz, fu messo in scena per la prima volta da Béjart nel 1966 a Bruxelles: "Ho creato questo lavoro in cui sia l'amore che l'odio si intrecciano, finendo per riunire il romanticismo spensierato di Berlioz e la magia e la tragedia di Shakespeare", scrisse Béjart. In chiusura, La sagra della Primavera di Igor Stravinskij, anch'esso con la coreografia di Maurice Béjart nella sua memorabile versione avanguardistica che ha da sempre scioccato il pubblico per la sensualità selvaggia e il dinamismo rituale. "L'aspetto fisico dell'amore tra esseri umani simboleggia l'atto stesso con il quale il creatore ha dato vita al Cosmo e la gioia che ne è derivata", dichiarò il coreografo francese scomparso nel 2007.
   
   

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