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I truccatori della Scala di Milano, artisti e un po' psicologi

I truccatori della Scala di Milano, artisti e un po' psicologi

Alla Milano Beauty Week creazioni in tempo reale e masterclass

MILANO, 29 settembre 2024, 14:46

Redazione ANSA

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(di Francesca Pierleoni) Contribuire a "esprimere il temperamento, la forza, a volte follia del personaggio". È uno dei primi obiettivi che la squadra di truccatori e acconciatori della Scala di Milano si pone nell'approccio ai personaggi delle opere, con una lunga preparazione ma a volte anche rapide creazioni e trasformazioni durante lo spettacolo. Un'arte protagonista anche alla Milano Beauty Week (la manifestazione, dal 25 al 29 settembre, organizzata da Cosmetica Italia, in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence), immergendosi nel backstage di uno spettacolo teatrale, con postazioni dove si mostra in tempo reale la preparazione di un personaggio e con una masterclass di Tiziana Libardo, responsabile del reparto truccatori e parrucchieri del Teatro alla Scala e coordinatrice tecnico-artistica dei corsi di trucco dell'Accademia Teatro alla Scala.
    "I nostri spettacoli richiedono spesso parecchie parrucche, parecchi trucchi, sono spettacoli molto complessi con cambi di scena veloci. Ogni messa in scena per me è sempre una grande emozione - spiega all'ANSA Libardo che, prima come truccatrice, poi come coordinatrice lavora alla Scala da 40 anni -. Vivo insieme a tutti i componenti della squadra (composta da dieci persone che lavorano con lei tra spettacoli e laboratorio, che cura anche la costruzione delle parrucche più una trentina di ragazze che aiutano nelle messe in scena la sera) quella tensione di arrivare al giorno della prima preparati e pronti per ogni evenienza". Un lavoro che dura mesi, dai primi bozzetti dei costumisti alle prove in scena, tenendo conto anche della distanza tra palco e pubblico. "è sempre una sfida, anche, ad esempio, nell'ultima Turandot che abbiamo fatto quest'estate. È stata un'opera molto molto complessa, abbiamo veramente lavorato tutti con tanto impegno e passione, che non deve mai mancare.
    Vedere il risultato è stato fantastico".
    Durante la masterclass, una giovane diplomata all'accademia, Giulia, ha creato in diretta il trucco molto elaborato per un personaggio che si trasforma in Furia de La Calisto di Francesco Cavalli, ispirata dalle Metamorfosi di Ovidio. Come truccatori artistici alla Scala "noi siamo sempre gli ultimi a vedere i cantanti prima che entrino nella loro arena - osserva Libardo -.
    Ci sono artisti che esprimono magari più tensione, altri che ne esprimono meno, alcuni hanno voglia di dialogare, altri hanno bisogno del totale silenzio, della totale concentrazione. Ognuno di loro ha le proprie abitudini e quindi noi non possiamo mai e non dobbiamo mai invadere quella sfera. Dobbiamo essere un po' psicologi e capire ogni volta qual è il modo migliore per interagire. Poi succede spesso che durante lo spettacolo cantanti o ballerini siano un po' più agitati perché hanno paura, dovendo fare un cambio veloce, di non arrivare nei tempi, temono il 'buco di scena', quindi sta alle capacità del truccatore valutare le tempistiche, anche perché a volte si tratta anche di cambi di 1 minuto e 30 secondi. Le prove servono anche a questo, per essere veloci e cercare anche di tranquillizzare il cantante o il ballerino, così da arrivare a fare il tutto nel migliore dei modi".
    La Scala aprirà la nuova stagione operistica il 7 dicembre con La Forza del Destino di Giuseppe Verdi diretta da Riccardo Chailly e con la regia di Leo Muscato: "Non si può rivelare nulla - dice sorridendo -. Vedremo cosa ci riserverà la forza del destino".
   

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