(di Stefano Ambu)
(ANSA) - CAGLIARI, 31 MAR - Tiri da tre e coast to coast per
finanziare un progetto di velaterapia destinato principalmente
ai pazienti oncologici con tumori rari, soprattutto ragazzi.
Quattro o cinque giorni in mezzo al mare per domare il vento con
il timone in mano: sport e iodio per riprendersi anche
psicologicamente dalle "ferite" della malattia. A bordo anche
medico e psicologo.
Tutto è nato dalla sezione sarda di Salute donna onlus con la
manifestazione "Un canestro per la prevenzione, a sostegno dei
pazienti oncologici". Alla palestra scolastica via Matteotti a
Dolianova tutte le categorie del Jolly Basket Dolianova:
minibasket, giovanili e prima squadra. Ospiti speciali le
cestiste della A2 femminile del San Salvatore. E poi la serie C
gold maschile Esperia e la serie C silver maschile Calasetta.
Grande partecipazione e un successo al di là delle più
ragionevoli aspettative: raccolti circa tremila euro. "Esistono
molti differenti tipi di tumore raro, e globalmente
costituiscono circa il 20% dei tumori- spiega all'ANSA la
responsabile scientifica dell'associazione Francesca Bruder,
medico oncologo e endocrinologo -. Spesso colpiscono i giovani,
e chi ne è affetto affronta un percorso di diagnosi e cura
spesso più difficile e lungo rispetto ad altri pazienti, con un
impatto prognostico importante. Per questo vogliamo dedicare a
loro un'attenzione speciale, con un percorso di riabilitazione
fisica e psicologica a loro dedicato".
L'idea di Un canestro per la prevenzione è nata anche perché
Simonetta Locci, presidente della società sportiva GSD jolly
basket, ha condiviso 25 anni della propria vita nelle corsie del
quarto piano dell'Oncologico accanto a Bruder. Il progetto
pilota della velaterapia è una evoluzione della veleggiata
organizzata, sempre con lo stesso spirito, ogni anno dalla
associazione, la Sail for women: l'ultima edizione, lo scorso
ottobre, ha colorato di vele rosa il Golfo degli angeli.
Una manifestazione organizzata in collaborazione con
l'associazione Armatori Vela d'Altura Sardegna e con il
patrocinio del Comune di Cagliari. Salute Donna Onlus è
un'associazione formata da pazienti oncologici, ex-pazienti e
professionisti. Tra i suoi obiettivi c'è quello di sostenere i
pazienti oncologici e i loro familiari accompagnandoli lungo il
percorso, offrendo formazione socio-sanitaria, educazione
motoria, educazione alimentare, consulenza legale, attività di
consulenza e supporto psicologico. Tante le iniziative
dell'associazione, soprattutto legate allo sport e alle attività
all'aria aperta. Proprio nei prossimi giorni arriverà a Cagliari
un dermopigmentatore, un macchinario acquistato proprio grazie
alle iniziative dell'associazione, per aiutare le donne che
hanno subito una ricostruzione del seno a seguito di un tumore:
è lo strumento necessario per realizzare dei tatuaggi medici per
la ricostruzione dell'areola e del capezzolo. (ANSA).