Il 17,7% della popolazione della
Liguria nel 2023 è stata a rischio di povertà o esclusione
sociale, valore in calo rispetto al 24,3% del 2022 e sotto alla
media nazionale passata nello stesso periodo dal 24,4% al 22,8%.
Lo rileva l'Istat nell'ultimo report sulle condizioni di vita e
reddito delle famiglie che evidenzia una riduzione generalizzata
dei redditi reali a causa dell'inflazione.
Nonostante l'aumento dei prezzi cala la quota di popolazione
ligure a rischio di povertà attestandosi al 12,5% nel 2023
rispetto al 19,1% dell'anno precedente. I liguri in condizione
di grave deprivazione materiale e sociale nel 2023 si attestano
all'1,1%, in calo rispetto al 3,8% del 2022 e sotto alla media
nazionale del 4,7%. Il 10,2% delle famiglie ligure vive in
famiglie a bassa intensità di lavoro rispetto all'11,6%
dell'anno precedente.
A livello regionale l'Istat osserva una riduzione del rischio
di povertà o esclusione sociale in particolare in Piemonte,
Liguria, Emilia Romagna, e Campania, dovuto alla diminuzione di
tutti e tre gli indicatori (rischio di povertà, grave
deprivazione e bassa intensità di lavoro). Inoltre, il rischio
di povertà o
esclusione sociale diminuisce in Lombardia con una riduzione
marcata degli individui in famiglie a bassa intensità di lavoro
ma con un aumento della grave deprivazione. In Calabria, invece,
peggiorano i tre indicatori e aumenta soprattutto la grave
deprivazione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA